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Passante Bologna all'attenzione del Parlamento Ue

Ma per la Commissione Ue il tema è di competenza nazionale

Passante Bologna all'attenzione del Parlamento Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES - "La Regione Emilia Romagna non ha mai risposto alla petizione sul passante di Bologna presentata al Parlamento Europeo, e quindi scriveremo nuovamente alla Regione: se risponderà in modo esaustivo la chiuderemo altrimenti la porteremo avanti". Lo ha annunciato la presidente della commissione per le Petizioni dell'Europarlamento, Dolores Montserrat, durante la discussione sulla petizione. Nel 2016, Chiara Marini, portavoce dei comitati contro il passante e dell'associazione Amo Bologna onlus per la mobilità sostenibile, ha presentato una petizione contraria alla realizzazione del progetto "Passante di Bologna" per l'ampliamento dell'autostrada-tangenziale all'interno della città.

Secondo i firmatari, l'opera porterebbe a un ulteriore aumento del traffico e dell'inquinamento atmosferico a danno della salute dei cittadini. "Il passante attraversa centri abitati con il passaggio di 180mila veicoli al giorno, dunque 65 milioni tra auto e mezzi pesanti ogni anno a dieci metri da centinaia di case - ha detto uno dei firmatari, Luca Tassinari - Il passante è già responsabile del 40% emissioni e passerà al 50% dopo l'ampliamento dell'autostrada, secondo la società autostrade".

Secondo i firmatari l'opera è contraria al principio di equa ripartizione dei rischi ambientali e agli obiettivi di riduzione delle emissioni. La Commissione Ue ha ribadito, durante il dibattito, che "la questione è di competenza nazionale" e ha invitato i firmatari a rivolgersi alle autorità nazionali. Ma per i firmatari si tratta di un parere contraddittorio. "La Commissione dimentica di aver già in passato richiamato le autorità italiane sulle politiche intraprese per migliorare la qualità dell'aria" ha osservato Tassinari.

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