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Terremoto: Marche, primi bandi 46 milioni euro, 363 richieste

225 milioni investimenti stimolati da Fesr. Bora, voglia di ripartire

Terremoto: Marche, primi bandi 46 milioni euro, 363 richieste

Redazione Ansa

ANCONA - Primi bandi per 46 milioni di euro di contributi del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020 che stimoleranno oltre 225 milioni di euro di investimenti e oltre mille occupati aggiuntivi. Sono interventi per il rilancio produttivo delle aree colpite dal sisma che la Regione ha avviato: l'obiettivo è la rinascita delle aree del 'cratere' legata all'identità dei territori e al rafforzamento il tessuto produttivo ed economico con l'innovazione.

"Il successo per domande pervenute, testimonia la voglia di ripartire e la determinazione delle comunità a programmare il futuro", ha commentato ieri l'assessora alle Attività produttive, Manuela Bora nella presentazione all'Università di Camerino. Le 363 istanze di finanziamento coinvolgono 539 imprese (due bandi prevedono raggruppamenti d'imprese). Iniziate le istruttorie per valutare la qualità dei progetti.

Il rettore Claudio Pettinari ha poi presentato le Unità di ricerca del Cnr e dell'Enea: "due risultati estremamente importanti, che confermano la qualità delle attività di ricerca condotte nell'Ateneo. La costituzione dell'Urt (Unità di ricerca presso terzi, ndr) - ha proseguito - sarà anche utile per la realizzazione della piattaforma tecnologica sui nuovi materiali e per lo sviluppo di attività imprenditoriali nel settore della ricostruzione, materiali bio, compositi e per il restauro". C'è un filo conduttore tra le richieste pervenute, ha detto Borsa, la "voglia di ripartire, assumendo nuovo personale o stabilizzando quello a termine".

Bandi Fesr all'insegna della "trasversalità": opportunità di investimenti e incentivi ad assumere. Un bando sostiene la competitività delle filiere produttive del Made in Italy (agroalimentare, salute e benessere, meccatronica, casa e moda).

Un secondo promuove nuovi insediamenti produttivi, ampliamenti e ristrutturazioni degli stabilimenti esistenti e diversificazione dei processi aziendali. Un altro favorisce nascita e crescita delle imprese sociali nel settore dei servizi alla persona nel 'cratere'. Le risorse sono state poi concentrate sull'industrializzazione economica dei risultati della ricerca prodotta nell'area. Un ultimo bando sostiene l'utilizzo di nuove tecnologie digitali in micro e piccole medie imprese dell'area terremotata.

 

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