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L’Italia al 40% della spesa dei fondi Ue

Tra il 2014 e il 2020 messi a disposizione del nostro Paese 44,7 miliardi di euro

Redazione Ansa

A partire dell’anno prossimo e fino al 2027, secondo quanto annunciato dalla commissaria Ue alla Coesione, Elisa Ferreira, l’Italia potrà contare sul triplo delle sovvenzioni europee rispetto a quelle degli ultimi sette anni. 

Attraverso i fondi strutturali e d’investimento Ue (Esif), tra il 2014 e il 2020 sono state messi a disposizione del nostro Paese 44,7 miliardi di euro. Tra le diverse tipologie di fondi europei, il più consistente è stato il fondo per lo sviluppo regionale (Fesr, da 21,5 miliardi), seguito dal fondo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr, da 10,4 miliardi) e dal Fondo sociale (Fse, da 10,2 miliardi). 

Eppure il nostro Paese continua ad avere una capacità molto limitata di assorbire il denaro a disposizione. Negli ultimi sette anni, la spesa per i progetti andati in porto non supera a oggi il 40% delle risorse assegnate al nostro Paese. A livello europeo la media è stato invece speso il 47% dei 640 miliardi di euro disponibili per tutti gli Stati membri. Finlandia (77%), Irlanda (69%) e Lussemburgo (68%) si sono dimostrati i più virtuosi. Peggio dell’Italia, soltanto Grecia (38%), Slovacchia (38%) e Spagna (35%).

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