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Il pressing di città e regioni europee

Il pressing di città e regioni europee

Redazione Ansa

Il 65% dei 169 sotto-obiettivi dei 17 Sdg richiede il coinvolgimento di regioni e città in azioni di attuazione e monitoraggio. Inoltre, secondo un sondaggio realizzato fra le autorità territoriali e gli stakeholder dal Comitato europeo delle Regioni e dall’Ocse, quasi due terzi degli enti locali europei stanno lavorando attivamente per raggiungere gli Sdg. Dalla consultazione, che ha raccolto circa 400 contributi fra dicembre 2018 e febbraio 2019, risulta che il 59% dei partecipanti ha familiarità con le tematiche degli Sdg e si sta adoperando per raggiungerli. Tuttavia, emerge anche una grande differenza tra realtà urbane e rurali. La percentuale di chi sta lavorando sul futuro sostenibile sale infatti fino all'80% se si considerano solo le regioni e le città con più di 50mila abitanti, mentre cala al 37% se si stringe lo sguardo sui piccoli comuni. Va sottolineato poi che il 90% dei partecipanti al sondaggio è favorevole all'introduzione di un legame stretto fra gli Sdg e tutte le politiche Ue, in modo da avere un coordinamento fra le azioni sulle diverse tematiche.

Proprio in questo senso va anche il parere approvato a giugno dalla plenaria del CdR. In esso si chiede un coinvolgimento pieno dei territori nelle politiche per il raggiungimento degli Sdg, che devono diventare una “priorità” per l’agenda politica di Commissione europea e Consiglio europeo.

"Se l'Ue vuole dimostrare che prende sul serio le questioni dell'equità e dei cambiamenti climatici, la sostenibilità deve essere più di una nota a piè di pagina, deve essere invece la nostra bussola per il prossimo decennio”, ha dichiarato il presidente del CdR, Karl-Heinz Lambertz. “Sebbene ci si debba rammaricare che gli Stati membri dell'Ue non abbiano avuto il coraggio politico d'impegnarsi pienamente nei confronti degli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030, il nostro Comitato continuerà a insistere sul fatto che non vi sono alternative: dobbiamo costruire un'Ue sostenibile lavorando in partenariato con le sue regioni e le sue città", ha insistito Lambertz.

Nella consapevolezza che gli Sdg sono universali e devono essere terreno di lavoro anche per i Paesi sull’altra sponda del bacino Mediterraneo, la pressione degli enti locali sui governi ha travalicato anche i confini europei. Il tema è stato infatti al centro dell’ultima riunione del board esecutivo dell’Assemblea regionale e locale euromediterranea (Arlem), che si è svolta il 30 giugno a Ramallah, in Palestina.

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