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La politica di coesione in Italia

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Redazione Ansa

Capita spesso di leggere che una chiesa o un ponte siano stati ristrutturati con i fondi europei. Ma cosa significa? Chi decide quanti soldi spettano all'Italia e come si ripartiscono le risorse nei vari settori?
L'Ue finanzia progetti negli Stati membri in due modi: con i fondi diretti e con quelli indiretti, detti anche strutturali.

I fondi diretti vengono erogati direttamente dall'Ue e riguardano programmi specifici, come per esempio Erasmus (che tecnicamente, nella sua attuale evoluzione allargata non solo agli studenti, ha preso il nome di Erasmus+), o Horizon 2020. per la ricerca e l’innovazione.

I fondi strutturali, che sono quelli economicamente più rilevanti, passano attraverso gli stati membri e gli enti locali. Si tratta, come abbiamo visto nel primo di questa serie di approfondimenti, di cinque grandi contenitori: il fondo per lo Sviluppo regionale (Fesr), quello Sociale (Fse), quello di Coesione, il Fondo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e quello per il Mare e la pesca (Feamp). A cui si aggiunge l'Iniziativa europea per l'occupazione giovanile.

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