Europarlamento

Strasburgo sostiene il ritiro dell'Unione dalla Carta sull'energia

Ora la decisione del Consiglio Ue a maggioranza qualificata

Strasburgo sostiene il ritiro dell'Unione dalla Carta sull'energia

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Unione europea dovrebbe ritirarsi in maniera coordinata dal controverso trattato sulla Carta dell'energia. A chiederlo è il Parlamento europeo che riunito in plenaria a Strasburgo ha adottato con 560 voti favorevoli, 43 contrari e 27 astensioni una raccomandazione per chiedere l'uscita in blocco dall'accordo internazionale risalente al 1994 e criticato da molte capitali Ue per la tutela che offre agli investimenti nei combustibili fossili.

Era necessario il via libera dall'Eurocamera per dare modo al Consiglio Ue di adottare una decisione a maggioranza qualificata (che si ottiene quando almeno 15 Stati membri su 27 che rappresentano il 65% della popolazione votano a favore). La Carta è stata firmata il 17 dicembre 1994 ed entrata in vigore nel 1998 per disciplinare il commercio e gli investimenti nel settore energetico ma è diventata presto una questione controversa a causa dello spazio che ancora garantisce alle fonti di energia non pulite, spingendo vari Paesi tra cui la Francia, Germania e Paesi Bassi a ritirarvisi in maniera unilaterale. L'Italia non ne fa parte.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it