Europarlamento

FdI, sul caso Salis le sinistre non condannano la violenza

'Legittima la battaglia di un padre preoccupato per la figlia'

FdI, sul caso Salis le sinistre non condannano la violenza

Redazione Ansa

STRASBURGO - "Abbiamo sempre rispettato, anche se non sempre condiviso, le posizioni di Roberto Salis, lo faremo anche nel giorno in cui ha deciso di partecipare alla conferenza stampa del gruppo politico nelle cui fila sua figlia Ilaria sarà candidata. Consideriamo infatti legittima la battaglia di un padre preoccupato per le condizioni detentive e l'iter processuale della figlia". Lo dicono in una nota il copresidente del gruppo Ecr del Parlamento europeo Nicola Procaccini e il capodelegazione di Fratelli d'Italia a Bruxelles, Carlo Fidanza.

"Ciò che riteniamo invece inaccettabile è l'assoluta mancanza di una sola parola di condanna politica da parte della sinistra rosso-verde della brutale violenza che estremisti 'Antifa' collegati alla Salis hanno scatenato contro inermi cittadini nel febbraio 2023 a Budapest. Sarà il processo, nella separazione dei poteri che contraddistingue l'ordinamento ungherese, a determinare se Salis fosse tra questi e quindi la sua personale colpevolezza o estraneità alle accuse. Ciò che è innegabile è che quella violenza c'è stata ed è stata opera di persone fermate in compagnia di Ilaria Salis", spiega Fidanza.

"Senza una ferma e netta condanna, persino la legittima richiesta di un processo equo e di condizioni detentive più dignitose rischiano di trasformarsi in una legittimazione della violenza e in un segnale di impunità per gli estremisti rossi, che rischia di inquinare gravemente le prossime settimane di campagna elettorale", conclude la nota.

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