Europarlamento

L'ex direttore di Frontex accusa l'Unione europea, false narrazioni sui migranti

Morawiecki contro Tusk, "il patto sulla migrazione è ipocrita". Orban, la linea rossa è l'attesa del permesso fuori dall'Europa

L'ex direttore di Frontex accusa l'Unione europea, false narrazioni sui migranti

Redazione Ansa

BRUXELLES - "C'è una sorta di narrazione fake da parte della Commissione e delle Ong. E la falsa narrazione è che dicono che è illegale impedire l'attraversamento illegale del confine esterno. Questa è la prima falsa narrazione". Lo ha detto l'ex direttore di Frontex, Fabrice Leggeri, candidato alle europee con il Rassemblement national, intervenendo in un evento al Parlamento europeo. "La seconda narrazione, o la seconda lezione" come ex direttore dell'Agenzia Ue, "è che la Commissione von der Leyen e la commissaria Johansson hanno letteralmente trasformato l'agenzia Frontex in una sorta di cavallo di Troia per osservare ciò che gli Stati membri, le autorità nazionali stanno facendo e per contrastare di fatto le misure che gli Stati membri vogliono decidere per proteggere i loro confini".

L'Ue, gli organismi dell'Unione Europea, devono sostenere le autorità nazionali non per sostituirle, ma per sostenerle. E quello che ho potuto constatare è che, passo dopo passo, la Commissione europea e la burocrazia della Commissione sono riuscite a prendere il potere, all'interno della governance di Frontex", ha proseguito. Leggeri ha accusato la Commissione di "molestia burocratica", sostenendo che gli Stati membri dell'Ue, pur avendo la maggioranza dei voti nel board management di Frontex, finiscono per "arrendersi" alla burocrazia dell'esecutivo comunitario e a "narrazioni" come quella sui respingimenti per "impressionare i membri del cda". "Penso - ha concluso - che le autorità nazionali dovrebbero svegliarsi e sospetto che un processo simile sia in corso in diverse agenzie".

"Da sei mesi c'è un nuovo governo in Polonia che sta facendo" con i migranti "esattamente la stessa cosa, ma stanno facendo dei respingimenti buoni, democratici, europei. Quindi non preoccupatevi più: le ong si stanno occupando dei migranti illegali, perché ora il respingimento è legale, europeo, fantastico e sorridente", ha detto l'ex premier polacco, Mateusz Morawiecki. "Questo - ha aggiunto - per dimostrarvi l'ipocrisia di tutta la politica, compreso il patto sull'immigrazione, ma anche quanto sia pericoloso lasciare che i liberali e la sinistra gestiscano l'agenda".

"Per quanto si possa avere una buona idea, ben elaborata e una regolamentazione sofisticata, non si può evitare di dare una risposta alla domanda numero uno. E questa è la domanda più importante. Se non si ha chiara questa domanda, tutte le altre domande rimangono irrisolte: chi vuole venire in Europa può rimanere nel territorio dell'Ue in attesa del permesso, o devono restare fuori in attesa della decisione? Questa è la linea rossa". Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban.

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