07. Europarlamento

Il padre di Salis al Pe, "contro Ilaria processo politico"

"Chiederemo i domiciliari in Ungheria"

Il padre di Salis al Pe, "contro Ilaria processo politico"

Redazione Ansa

STRASBURGO - "La situazione di mia figlia è diventata strada facendo sempre più un processo politico. Il 28 febbraio scorso il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha di fatto dichiarato che hanno definito mia figlia colpevole, auspicando una pena esemplare. Tutto questo in uno Stato di diritto e in un Paese membro, è inaccettabile". Lo ha sottolineato Roberto Salis, il padre di Ilaria, la giovane italiana detenuta in Ungheria, in una conferenza stampa organizzata all'Eurocamera a Strasburgo dagli eurodeputati Massimiliano Smeriglio (Avs) e Brando Benifei (Pd).

Salis a Strasburgo ha incontrato la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola. L'incontro è avvenuto dopo il flash mob organizzato davanti alla Plenaria per chiedere che Ilaria Salis riceva un trattamento adeguato agli standard europei nelle carceri magiare. "L'incontro è stato molto positivo, la Presidente lo ha ascoltato con molta attenzione e apprensione e ha ribadito che per quanto di sua competenza continuerà a seguire questa vicenda. Siamo contenti che si allarghi il fronte istituzionale di attenzione per la situazione di Ilaria Salis", ha spiegato l'eurodeputato di Avs Massimiliano Smeriglio, che ha accompagnato Roberto Salis all'incontro.

I legali di Ilaria Salis chiederanno i domiciliari in Ungheria per la giovane italiana detenuta in Ungheria. La richiesta sarà inoltrata in occasione dell'udienza del 28 marzo, la seconda sul caso della Salis. Ad annunciarlo è stato Roberto Salis in una conferenza stampa all'Eurocamera. "In questi giorni Ilaria è agitata, le dichiarazioni del governo ungherese l'hanno demoralizzata, la sua ingerenza sulla giustizia non ci fa pensare al meglio", ha spiegato. "Ilaria avrà a breve la seconda udienza, che sarà la prima operativa. Sarà un momento importante perché presenteremo istanza di domiciliari in Ungheria e lo faremo alla luce anche delle norme europee, che garantiscono che qualsiasi cittadino europeo, a prescindere dallo Stato ospitante, abbia gli stessi diritti nella detenzione rispetto al suo Paese di residenza. Ciò non è avvenuto", ha spiegato il padre di Ilaria alla conferenza stampa, alla quale sono intervenuti gli eurodeputati Massimiliano Smeriglio (Avs), Brando Benifei (Pd), Sabrina Pignedoli (M5S), Rosa D'Amato (Greens) e Nicola Danti (Iv).

Interpellato dai cronisti sull'azione del governo guidato da Giorgia Meloni per la ragazza detenuta in Ungheria, il padre di Ilaria ha aggiunto: "fino a quando il caso non è stato mediatico, l'azione del governo è stata devo dire non efficace. Qualcosa è cambiato dopo le immagini" di Ilaria "in tribunale". "Quando si fanno dichiarazioni da patrioti le si portino avanti poi nel tempo. Cioè, difendere i diritti di un cittadino italiano è l'essenza stessa del patriottismo", ha aggiunto.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it