07. Europarlamento

A sei mesi da inizio Qatargate per gli Eurodeputati italiani, 'bene riforme Pe ma fare di più'

Organismo Etico Ue per Pd è 'passo avanti'. Lega, 'inutile'

STRETTA DEL PARLAMENTO EUROPEO DOPO LA BUFERA DEL QATARGATE

Redazione Ansa

BRUXELLES, 09 GIU - A sei mesi dai primi arresti dell'inchiesta Qatargate, che ha sconvolto il Parlamento europeo gli eurodeputati italiani sono generalmente fiduciosi che le riforme avviate dall'Eurocamera in materia di trasparenza stiano portando dei risultati.

Per l'eurodeputata del Pd Beatrice Covassi, "il gruppo dei Socialisti si è mosso in anticipo chiedendo "regole più stringenti con tutta una serie di elementi come il limite ai doni abbassato a 100 euro, limiti alle missioni spesate da associazioni e e obbligo di pubblicare tutte le riunioni con portatore d'interessi", ha spiegato l'eurodeputata nel briefing pre plenaria organnizzato negli uffici del Pe a Roma. Per Covassi tuttavia l'Ue potrebbe fare un passo avanti nella direzione della trasparenza "garantendo il funzionamento di un organismo etico inter-istituzionale".

Soddisfatta della reazione della presidenza dell'Eurocamera anche l'eurodeputata dei Verdi Rosa D'Amato che però chiede standard di trasparenza più elevati e "più attenzione alla protezione degli informatori". Dello stesso parere anche Mario Furore del M5s che sottolinea come sia necessario fare di più contro le cosiddette porte girevoli "per far si che chi è stato eletto dai cittadini non finisca a fare il portatore d'interesse di altri stati. Per l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Vincenzo Sofo, ogni sforzo verso la trasparenza "è benvenuto", ma che si usi anche l'occasione di guardare non solo nelle ingerenze dei Paesi terzi, ma anche di grandi associazioni e lobby "che foraggiano le attività politiche di movimenti come quello ambientalista di Ultima Generazione".

Per Alessandro Panza della Lega invece sono "giuste le iniziative prese dalla presidente del Pe ma che non diventino una sorta di grande autoassoluzione per qualcosa che ha riguardato la sua maggioranza", afferma concludendo stroncando invece l'organismo etico Ue, "dell'ennesimo corpo etico gestito non si sa da chi io ne farei a meno, abbiamo già l'Olaf e altre autorità che se ne occupano". (ANSA).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it