07. Europarlamento

Case Green arriva il primo via libera dall'Eurocamera, classe 'D' entro 2033

Ok dalla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo

Una veduta del quartiere Fuorigrotta a Napoli

Redazione Ansa

BRUXELLES - Via libera dalla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo alla proposta di revisione della direttiva sulle performance energetiche degli edifici. L'obiettivo delle nuove norme sarà ridurre sostanzialmente le emissioni di gas a effetto serra e il consumo finale di energia nel settore edile dell'UE entro il 2030 e renderlo climaticamente neutro entro il 2050. Stando al testo approvato in commissione, gli edifici residenziali dovranno raggiungere una classe di prestazione energetica minima di tipo E entro il 2030 e D entro il 2033.

"La realtà italiana sulle abitazioni ha caratteristiche che la differenziano da altri. Per esempio sulla proprietà la differenza è abissale, l'85% degli italiani è proprietario di una casa. Noi pensiamo che la differenziazione tra Paese e Paese debba portare a una valutazione più graduale". Lo spiega il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, a Radio Anch'io, di Rai Radio1, sulla direttiva riguardante l'efficienza energetica degli edifici all'attenzione del Parlamento europeo. "La direttiva non andava bene all'origine, c'è stata una lunga trattativa che ha portato a una serie di raccomandazioni". 

  I rappresentanti della maggioranza (FdI, Lega e FI) all'interno della commissione Industria del Pe hanno votato oggi in maniera compatta contro la proposta di direttiva sull'efficienza energetica degli edifici, mentre il Ppe si è diviso tra favorevoli e contrari. E' quanto emerge dalla lettura della lista dei voti diffusa oggi dalla stessa commissione dopo che la proposta è stata approvata con 46 sì, 18 no e 6 astenuti. Tra questi ultimi da segnalare la presenza di Johan Nissien del gruppo Ecr (i conservatori guidati da Giorgia Meloni). Tra i popolari i voti a favore sono stati 13, quelli contrari cinque. I socialisti e democratici (S&D) hanno votato tutti in favore, così come i verdi (tra cui Ignazio Corrao) e i quattro rappresentanti del gruppo della Sinistra. La maggior parte degli europarlamentari di Renew ha votato in favore, ma ci sono stati anche due voti contrari e tre astenuti, tra cui Nicola Danti.

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