Europarlamento

Metsola cita i fatti di Livorno, attacchi antisemiti crescono

Sperstite dei Lager all'Eurocamera: ' Siamo tutti uguali'

La Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Negli ultimi anni, in tutta Europa, gli attacchi antisemiti sono in aumento e i nostri bambini non fanno eccezione a questa violenza. Solo due giorni fa un ragazzo dodicenne di Livorno, in Toscana, è stato insultato, preso a calci e gli hanno sputato addosso, semplicemente perché ebreo". Lo ha sottolineato la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola intervenendo alla Plenaria convocata a Bruxelles per il Giorno della Memoria. "Nonostante gli sforzi degli ultimi decenni non abbiamo fatto abbastanza per contrastare le discriminazioni.

La paura ancora esiste perché l'antisemitismo esiste e perché il fondamentale diritto di essere libero da ogni discriminazione di genere, razza, etnia o orientamento sessuale è minacciato ogni giorno", ha rimarcato Metsola. Quaranta anni fa "Simone Veil ricopriva lo stesso ruolo che ricopro oggi. La prima presidente di un Parlamento europeo democraticamente eletto è stata un'ex detenuta ad Auschwitz-Birkenau.

E quindi, questa responsabilità che portiamo, come Casa della democrazia, non è solo istituzionale, ma anche profondamente personale. Onoreremo l'eredità delle vittime dell'Olocausto: senza mai dimenticare, senza mai essere compiacenti e facendo sentire sempre la nostra voce, sempre", ha spiegato Metsola.

"L'antisemitismo non è scomparso. Avvelena ancora le nostre società. Un incredibile 70% degli ebrei europei non si sente al sicuro quando indossa una kippah o una stella di David. E durante tutta la pandemia, gli ebrei sono stati il bersaglio di ogni sorta di teorie del complotto e incitamento all'odio. Ma questa volta non chiuderemo gli occhi. "Nie wieder", mai più"." Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen intervenendo al Parlamento Europeo a Bruxelles in occasione della Giornata della Memoria.

La Plenaria, per l'occasione, ha ospitato Margot Friedlander, sopravvissuta al lager di Theresienstadt. Oggi centenaria, la tedesca sopravvissuta all'Olocausto ha raccontato di come, invece, i genitori non riuscirono a sopravvivere ad Auchwitz. Dopo una vita passata a New York, a 88 anni Friedlander è tornata in patria, a Berlino, ritrovandosi spesso a ricordare nelle scuole quanto ha vissuto.

"Siate umani. Non si può amare tutti ma tutti meritano di essere rispettati. Non esiste il sangue cristiano, ebraico, musulmano, c'è solo sangue umano. Siamo tutti uguali. Ciò che è successo è successo, non possiamo cambiarlo. Ma mai più deve riaccadere", sono state le parole di Friedlander. E in Aula anche il presidente del Consiglio Ue Charles Michel è voluto intervenire: "Difendere la democrazia in Europa vuol dire lottare contro l'antisemitismo", è stato il suo messaggio.

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