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La strategia Farm to Fork è il piano decennale messo a punto dalla Commissione europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Essa non è vincolante di per sé: tuttavia i Paesi membri, nel momento in cui implementeranno norme e leggi o quando dovranno allinearsi a politiche comunitarie già esistenti (come la Politica Agricola Comune), saranno vincolati a rispettare gli obiettivi stabiliti dalla Commissione. È la prima volta che l’UE cerca di progettare una politica alimentare che proponga misure e obiettivi che coinvolgono l’intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo, passando naturalmente per la distribuzione.
L’obiettivo di fondo è rendere i sistemi alimentari europei più sostenibili di quanto lo siano oggi. Questa strategia si inserisce in un contesto in cui già l’UE protegge le denominazioni di prodotti specifici per promuoverne le caratteristiche uniche legate all'origine geografica e alle competenze tradizionali (DOP, IGP, IG). La tutela delle DOP, come prosciutto di Parma e parmigiano reggiano, opera anche negli accordi commerciali internazionali, con risultati molto positivi, come dimostrano le intese con Canada e Giappone. La legislazione europea favorisce, inoltre, anche nel settore agroalimentare, il mercato interno in un quadro di protezione della sicurezza del consumatore e qualità delle produzioni. Il nuovo modello di attuazione della PAC, approvato da Consiglio e Parlamento europeo nel mese di giugno 2021, prevede l'elaborazione, da parte di ciascuno Stato membro, di un piano strategico nazionale le cui azioni dovranno concorrere al raggiungimento di obiettivi specifici, attraverso la programmazione e l'attuazione degli interventi previsti in entrambi i pilastri della PAC (stananziati dal FEAGA e dal FEASR). Sono quindi molti i temi oggetto di discussione adesso in Europa: il bilancio pluriennale Ue, il Next Generation EU, le nuove strategie Farm to fork e Biodiversità 2030, le richieste per una nuova PAC semplice ed efficace.
L’obiettivo è salvaguardare un modello agricolo europeo che tenga unite tutte le realtà, a partire da quelle più fragili che svolgono un importante ruolo come presidio del territorio e dell’ambiente, insieme agli obiettivi di tutela della salute e dell'ambiente. In questo contesto, è importante che i rappresentanti delle Istituzioni europee, nazionali e gli operatori del settore possano confrontarsi sulla definizione di una strategia di sostegno e rilancio per questo settore cruciale a livello economico, sociale e ambientale.
PROGRAMMA
10.00 - Saluti introduttivi
Carlo CORAZZA Responsabile del Parlamento europeo in Italia
Antonio PARENTI Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea
10.10 - Le misure nazionali
Francesco BATTISTONI Sottosegretario di Stato, Ministero Politiche agricole, alimentari e forestali
10.20 - Alimentazione, Politiche UE e richieste delle associazioni di categoria
Oscar FARINETTI - Imprenditore e fondatore Eataly
Silvia MICHELINI - Direttrice sviluppo rurale, DG Agri, Commissione europea
Herbert DORFMANN - Parlamentare europeo - Membro Commissione Agricoltura
Massimiliano GIANSANTI - Presidente Confagricoltura
Paolo DE CASTRO - Parlamentare europeo, Coordinatore Gruppo S&D Commissione Agricoltura
Marta MESSA - Direttrice Slow Food Europe
Salvatore DE MEO - Parlamentare europeo, Membro Commissione Agricoltura
Roberto MONCALVO - Membro di Giunta esecutiva Coldiretti
Mara BIZZOTTO - Parlamentare europeo, Membro Commissione Agricoltura
Ivano VACONDIO -Presidente Federalimentari
Luca BRUNELLI - Responsabile Area Politica Agricola Comune Cia-Agricoltori italiani
Sara GUIDELLI - Direttore Generale Alleanza Cooperative Agroalimentari
Dino GIARRUSSO - Parlamentare europeo - Commissione AGRI - Movimento 5 Stelle
Luigi SCORDAMAGLIA - AD Filiera Italia
12.15 - Conclusioni
MODERA Alessio ROMEO Giornalista de "Il Sole 24 Ore"
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