Europarlamento

Primo sì Pe a rafforzamento norme su minacce informatiche

Via libera commissione a direttiva su cybersecurity

Primo sì Pe a rafforzamento norme su minacce informatiche

Redazione Ansa

BRUXELLES - Rafforzare i requisiti di sicurezza, affrontare la sicurezza delle catene di approvvigionamento, introdurre misure di vigilanza e requisiti di applicazione più rigorosi, comprese sanzioni armonizzate in tutta l'Ue. Questi gli obiettivi della direttiva sulla sicurezza informatica (Nis 2) approvata oggi dalla Commissione industria e ricerca del Parlamento europeo con 70 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto. I deputati hanno inoltre votato per l'apertura dei negoziati con il Consiglio, il mandato sarà annunciato in sessione plenaria il 10 novembre.

In particolare, la direttiva, che aggiorna quella del 2017, pone obblighi di sicurezza informatica più severi in termini di gestione del rischio, obblighi di segnalazione e condivisione delle informazioni. Inoltre, stabilisce una migliore cooperazione e condivisione delle informazioni tra le diverse autorità e Stati membri e crea un database europeo delle vulnerabilità.

"Il cybercrime è raddoppiato nel 2019, il ransomware è triplicato nel 2020, eppure le nostre aziende e istituzioni stanno spendendo il 41% in meno per la sicurezza informatica rispetto agli Stati Uniti", ha dichiarato l'eurodeputato, Bart Groothuis, relatore del testo, sottolineando la necessità di "rafforzare la sicurezza informatica dell'Ue e creare gli strumenti per gestire insieme gli incidenti informatici quando si verificano". "Non possiamo impedire che si verifichino tutti i crimini informatici - ha aggiunto - ma possiamo proteggerci meglio di prima e meglio degli altri. Questa nuova legislazione rende l'Ue un luogo sicuro in cui lavorare e fare affari".

Secondo uno studio del Parlamento europeo, i costi globali dei danni da ransomware potrebbero raggiungere i 17 miliardi di euro entro il 2021, 57 volte i costi del 2015. Si prevede che le aziende subiranno un attacco ransomware ogni 11 secondi entro il 2021, rispetto ai 40 secondi del 2016.

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