Europarlamento

Borrell, prosegue lotta Ue a campagne disinformazione

'Creata la task force East-stratcom ma servirà fare di più'

Borrell, prosegue lotta Ue a campagne disinformazione

Redazione Ansa

STRASBURGO - "La diffusione di fake news e la disinformazione sono spesso parte di campagne organizzate che rappresentano una minaccia per l'Unione europea ed un tentativo di manipolare la coscienza dei cittadini europei per di far sì che le nostre scelte politiche cambino". Così l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell durante il suo intervento in assemblea plenaria del Parlamento europeo nella discussione dedicata alla disinformazione.

"Abbiamo cominciato a creare delle strutture per identificare in modo sistematico e denunciare queste manovre e per questo è stata creata la task force East-stratcom", ha spiegato Borrell chiedendo di "fare molto di più", precisando però che "tutto questo richiederà tempo e sarà necessario in futuro individuare strumenti per affrontare questa minaccia a livello europeo".

"A volte c'è una linea rossa molto sottile nella lotta contro la disinformazione che può essere usata come scusa per reprimere la libera informazione, ma non c'è nulla di più lontano rispetto alla nostra volontà anzi la democrazia è un sistema che funziona sulla base dell'informazione che è il combustibile della democrazia", ha concluso l'Alto Rappresentante Ue.

Nel corso del suo intervento, Borrell si è anche detto "preoccupato" per la stretta intrapresa dalla Turchia nei confronti del partito filo-curdo Hdp, seconda forza di opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan, citando gli arresti, come quello di Selahattin Demirtas, o il congelamento dei conti bancari del partito. "Tutto ciò rafforza la nostra preoccupazione sul mancato rispetto dei diritti fondamentali in Turchia ed il mancato impegno delle riforme in una prospettiva europea", ha detto Borrell intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo.

Sulla situazione in Nicaragua, l'Alto Rappresentante Ue ha affermato che "si è entrati in una spirale di repressione. Di recente c'è stata l'adozione di una riforma elettorale di parte, con un leggi restrittive incompatibili con un processo elettorale coperto da garanzie democratiche. Gli arresti continuano ed includono eventuali candidati presidenziali fino a storici leader sandinisti e ciò dimostra l'ampiezza dell'ultima ondata repressiva che non termina e può solo peggiorare".  

"Da Ortega continua la retorica aggressiva e la sua rinuncia al dialogo specie con l'Ue - ha aggiunto -. Abbiamo preso la decisione di condannare le azioni repressive del governo nicaraguense e abbiamo chiesto la liberazione di tutti i prigionieri politici, per noi la soluzione democratica è l'unica soluzione". Borrell ha poi precisato che l'Ue sta valutando "vari strumenti cominciando dalle sanzioni", con l'obiettivo di organizzare una risposta che contempli il "dialogo e anche una risposta politica con tutti gli strumenti a nostra disposizione".

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