Europarlamento

Sassoli, Ue non torni a regole finanziarie fallimentari

Presidente Pe al Parlamento Greco: 'L'Europa è cambiata'

Sassoli, Ue non torni a regole finanziarie fallimentari

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Quindici mesi fa abbiamo messo da parte le regole del passato, abbiamo sospeso il Patto di Stabilità e Crescita, abbiamo sospeso gli Aiuti di Stato. Lo abbiamo fatto perché abbiamo ritenuto che quelle regole non fossero idonee, capaci, utili per rispondere alla crisi che il Covid ci poneva di fronte". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli che oggi è in visita ad Atene per celebrare il 40esimo anniversario dell'adesione della Grecia alla Cee.

Sassoli questa mattina si è rivolto, durante una sessione congiunta, alle commissioni del Parlamento greco per gli Affari Europei e gli Affari Esteri. Nel suo discorso, ha chiesto all'Europa di imparare dalle lezioni del passato, riferendosi alla crisi finanziaria, abbandonando le politiche fallimentari degli anni precedenti.

"Credo che questo sia il momento per riflettere sulle regole del futuro. Le regole del passato non ci hanno aiutato, hanno lasciato indietro cittadini, hanno prodotto disuguaglianze e provocato ingiustizie - ha aggiunto -. Le regole del futuro devono consentire alle nostre società di conciliare diritti, crescita, sviluppo. Questo è un compito dei Parlamenti. Dobbiamo parlare a nome dei cittadini e indicare le regole che possono farci conciliare con un futuro migliore".

Sassoli si è soffermato, inoltre, sulla questione migratoria. "Abbiamo visto che l'Ue ha competenze e strumenti per dare risposte adeguate. Ma quando l'Ue lavora in regime di supplenza alle competenze nazionali fa fatica. Lo vediamo anche sulla migrazione. Il Parlamento Europeo lo aveva detto a gran voce che chi arriva in Grecia, a Malta, in Francia, in Spagna, arriva in Europa ed è l'Europa che se ne deve occupare. Il Regolamento di Dublino deve essere riformato perché abbiamo bisogno di una politica migratoria comune", ha detto il presidente del Parlamento europeo, aggiungendo che "la democrazia non può funzionare all'unanimità. Non può funzionare perché vuol dire che non dà risposte perché blocca qualsiasi decisione e qualsiasi responsabilità".

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