Europarlamento

Verhofstadt, Europa al crocevia, servono riforme

Non si può andare avanti con regole unanimità in affari esteri

Verhofstadt, Ue al crocevia, servono riforme

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Siamo ad un crocevia, nella Ue abbiamo attraversato una serie di crisi che hanno reso chiaro che serve una riforma dell'Unione". Così l'eurodeputato Guy Verhofstadt, in qualità di co-presidente del Comitato esecutivo per il Parlamento europeo presso la Conferenza sul futuro dell'Europa, intervenendo presso le Commissioni riunite Esteri e Politiche Ue di Camera e Senato.

"Per 10 anni nella Ue noi abbiamo discusso della crisi ma non abbiamo agito sulla crisi - ha aggiunto - . Abbiamo un grande stato membro che ha lasciato l'Unione, ed è un segnale di fallimento se un paese come il Regno Unito sia andato via. Poi c'è la crisi pandemica e infine quella geopolitica che dura".

Se dunque, si chiede il politico belga "l'Ue non è in grado di dire qualcosa su come la democrazia è uccisa ad Hong Kong, perché c'è l'unanimità, se l'Ue non riesce a dire niente su nessuna altra grande tragedia internazionale, come il nuovo ciclo di violenze a Gaza, allora la conclusione è che qui bisogna fare qualcosa".

Secondo l'eurodeputato "non si può andare avanti con le regole dell'unanimità negli affari esteri, se guardiamo al mondo di domani che sarà dominato dagli Usa e dalla Cina. Ora è il momento di chiederci se questa Unione avrà un posto nei prossimi decenni. La mia risposta è che è occorrono riforme per tutelare gli interessi dei cittadini in un mondo dominato dalle superpotenze".

"Questa conferenza - ha proseguito Verhofstadt - dovrà produrre conclusioni e relazioni contenenti una visione sul futuro dell'Unione e dovremo farlo nel giro di un anno. La conferenza sul futuro dell'Europa è una novità, innanzitutto per chi la organizza", in quanto questa volta si tratterà di un "esercizio delle tre istituzioni Parlamento, Commissione e Consiglio. Poi vogliamo procedere dalla base verso il vertice, dando la parola ai cittadini su ciò che pensano che debba essere l'Ue del futuro".

"Lo faremo attraverso la piattaforma multilingue, una specie di Facebook della Conferenza dove si discute e si organizzano attività e nei mesi a venire produrrà una serie di conclusioni fondate sulle raccomandazioni dei singoli cittadini che vi partecipano - ha spiegato l'europarlamentare -. Il coinvolgimento dei cittadini" passerà "attraverso 4 panel civici, uno dei quali si riunirà a Firenze in collaborazione con l'Istituto universitario europeo".

L'eurodeputato ha poi precisato che successivamente la "plenaria della Conferenza dopo avere ascoltato i rappresentati dei panel formulerà delle proposte di riforme che rispondano agli auspici e alle raccomandazioni" Il nucleo centrale della Conferenza "sarà formato da più di 400 persone e non si potrà prendere una decisione senza il coinvolgimento dei parlamenti nazionali e delle tre istituzioni europee", ha precisato l'europarlamentare.

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