Europarlamento

Europee: Ist. Cattaneo, Ppe e S&D non avranno maggioranza

È comunque probabile una maggioranza non euroscettica

Europee: Ist. Cattaneo, Ppe e S&D non avranno maggioranza

Redazione Ansa

BOLOGNA - È molto probabile che, dopo le prossime europee, i gruppi tradizionalmente più consistenti del Parlamento europeo, quello dei popolari e quello dei socialisti, non avranno la maggioranza dei seggi. Tuttavia, grazie anche alla tenuta del gruppo liberale (Alde) è assolutamente improbabile una maggioranza euroscettica. È quanto emerge da una simulazione fatta dall'Istituto Cattaneo sugli esiti delle prossime elezioni europee, incrociando la media dei sondaggi nei vari Paesi europei nel periodo fra il 20 dicembre e il 20 gennaio. Secondo la simulazione del Cattaneo, che va presa con estrema cautela visto che di fatto la campagna elettorale vera e propria deve ancora cominciare, Ppe e S&D vedranno diminuire in maniera molto corposa la loro rappresentanza parlamentare, mentre le forze sostanzialmente ostili al processo di integrazione europea si rafforzeranno. Per avere una maggioranza, quindi, popolari e socialisti dovrebbero allearsi con i liberali: tre forze che, secondo le stime, dovrebbero ottenere il 58% dei seggi.

Alle prossime elezioni europee l'Italia potrebbe essere il Paese in cui le forze europeiste saranno più deboli, sostiene l'Istituto Cattaneo che ha fatto una proiezione dei risultati delle europee, e della composizione del Parlamento, basandosi sulla media dei sondaggi. Il Pd, in particolare, potrebbe vedere più che dimezzata la propria rappresentanza a Strasburgo (passando dai 32 a 15 seggi), mentre in calo sarà anche Forza Italia (da 13 a 8). Crescono invece le forze di governo: il M5s (da 17 a 22) e soprattutto la Lega che potrebbe fare un balzo dai 5 eurodeputati eletti nel 2014 ai 28 che potrebbe eleggere a maggio. Fratelli d'Italia balla sul filo del 4%, soglia di sbarramento, al di sotto della quale sarebbero tutte le altre forze politiche. Per il M5s l'Istituto Cattaneo evidenza però un problema: l'eventuale eurogruppo che avrebbe intenzione di formare, infatti, non raggiungerebbe le condizioni necessarie, visto che avrebbe rappresentanze da tre Paesi, mentre ne servono almeno sette.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it