07. AgriUE

Ue-Giappone: formaggi Dop senza tutela, Bruxelles smentisce

Federalimentare, Europarlamento non ratifichi l'accordo

Ue-Giappone: formaggi Dop senza tutela, Bruxelles smentisce

Redazione Ansa

ROMA - Cresce l'allarme tra i produttori di formaggi 'made in Italy' per l'accordo commerciale siglato tra l'Unione europea e il Giappone, in cui intravedono una mancanza di tutela per i prodotti Dop ed una liberalizzazione di fatto delle imitazioni locali. Oggi a lanciare l'allarme, chiedendo all'Europarlamento di non ratificare l'accordo, è la Federalimentare a cui però ha subito risposto il portavoce della Commissione Ue precisando che l'accordo commerciale tra Ue e Giappone assicura un livello di protezione per i formaggi a denominazione di origine italiani nel mercato giapponese, "incomparabilmente superiore rispetto all'attuale situazione".

 

L'allerta sollevato dai produttori riguarda in particolare le deroghe accordate alla protezione dei formaggi Dop italiani, inclusi nell'elenco di 19 prodotti alimentari e 26 vini e liquori nazionali parte delle oltre 200 indicazioni geografiche Ue tutelate dall'accordo. Ieri ad aprire il fronte polemico era stata Assolatte, sottolineando che con l'accordo Ue-Giappone ''saranno tutelati i nomi composti Grana Padano e Pecorino Romano, ma chiunque potrà produrre o vendere un ''grana'', un ''padano'' o un ''romano'' realizzato chissà dove e chissà come. Mentre nel caso del Parmigiano Reggiano viene liberamente legittimata la registrazione del 'Parmesan'.

 

Ed oggi arriva anche l'appello di Federalimentare a ''non ratificare l'accordo Ue-Giappone nell'attuale formulazione a partire dal Parlamento Europeo, vista l'assenza di tutela dei principi fondamentali, a meno che non si riescano ad apportare delle correzioni capaci di difendere i nostri formaggi Dop''. ''L'industria italiana - precisa il presidente Luigi Scordamaglia - è sempre favorevole allo strumento degli accordi di libero scambio internazionali quando però favoriscono una globalizzazione basata su regole serie e trasparenti''. Secondo Scordamaglia, ''piuttosto che rincorrere nuovi accordi senza un'adeguata attenzione ai dettagli applicativi, la Commissione si concentrasse sulla verifica delle regole di implementazione degli accordi sottoscritti''.

 

Nessuna "imitazione o etichettatura fuorviante sarà consentita - replica il portavoce della Commissione Ue - e sia le autorità giapponesi sia quelle dell'Ue avranno il compito di applicare questa regola di protezione di base". Fonti della Commissione ricordano inoltre che anche nell'Ue la protezione non può essere accordata a denominazioni come 'mozzarella' o 'camembert', ma solo al nome completo del prodotto che ne indichi l'origine, come 'Mozzarella di Bufala Campana' o 'Camembert de Normandie'.

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