07. AgriUE

Micheloni (Aiab), cambiamento climatico sfida anche per bio

Ricercatrice parla all'ANSA agli 'Innovation Days' a Bruxelles

Micheloni (Aiab), cambiamento climatico sfida anche per bio

Redazione Ansa

BRUXELLES - Aumentare le rese nell'agricoltura biologica è importante ma avere continuità anno dopo anno lo è di più, "soprattutto con l'incertezza che deriva dal cambiamento climatico". Così Cristina Micheloni, ricercatrice e presidente dell'Aiab, l'Associazione italiana agricoltura biologica, del Friuli Venezia Giulia risponde alle domande dell'ANSA a margine della terza edizione degli 'Innovation Days' dell'agricoltura biologica in corso a Bruxelles.

 

"Coltivare seminativi e orticole con metodo biologico - dice Micheloni - oggi significa, particolarmente in alcuni paesi Ue, avere rese più basse. Ma la sfida principale sta diventando sempre più di avere rese costanti anno dopo anno, che diventa ancora più vero con il cambiamento climatico, anche per l'agricoltura cosiddetta convenzionale". La soluzione, secondo la ricercatrice, sta nella diversificazione. "Se coltivo contemporaneamente diverse varietà o specie sullo stesso appezzamento - conclude Micheloni - posso compensare eventuali perdite derivate per esempio dalla siccità. Come l'estate passata, con alcuni produttori bio di lunga data che sono riusciti a mantenere una performance, almeno all'inizio, più di altri".

 

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