(ANSA) - PESCARA, 18 MAR - Una produzione di circa 10 milioni
di bottiglie tra Cerasuolo Dop e Rosati IGT, il recente successo
alla prima edizione del "Rosé del Concours Mondial de Bruxelles"
con 16 medaglie assegnate ai vini rosati prodotti in Abruzzo, in
particolare al Cerasuolo d'Abruzzo doc; per il comparto è il
momento di pensare al futuro. "Se siamo bravi a sfruttare questo
successo potrebbe essere un'arma in più per il vino abruzzese
nella fase di ripartenza tra la primavera e l'estate" commenta
Massimo Di Cintio, storico giornalista del vino abruzzese,
pronto a inaugurare il suo sito vinirosa.it. "Il Cerasuolo
d'Abruzzo è il Doc più premiato nella storia dei concorsi
enologici internazionali dagli inizi degli anni Duemila -
sottolinea - I motivi: intanto la tradizione dei vini rosa che
pone l'Abruzzo fra le tre aree di riferimento a livello
nazionale con la Puglia, con i rosati di Castel del Monte e del
Salento, e la zona del Garda, con il Chiaretto Valtènesi della
sponda bresciana e il Chiaretto di Bardolino della sponda
veronese. Rispetto agli altri territori, vince qualità e
duttilità del vitigno montepulciano che, nella versione
Cerasuolo, esprime la 'spalla' del rosso con l'eleganza fruttata
di un vino rosa; infine, le aziende hanno compreso le
potenzialità, ma anche l'impegno per produrre il Cerasuolo, che
necessita della giusta attenzione dalla fase di coltivazione e
di raccolta".
Secondo Di Cintio è importante "imparare a trasformare i
tanti premi in vendite di vini sul mercato e in attrazione
turistica, avviando strategie di valorizzazione del binomio
vino-territorio" come hanno fatto, ad esempio, le zone del Garda
e la Provenza. Le previsioni dicono che i vini rosa saranno
sempre più richiesti, "ma vanno create forme di engagement con i
consumatori, presi per mano e guidati. I vini rosa - riepiloga
Di Cintio - rappresentano l'8% della produzione di vino mondiale
pari a 23 milioni di ettolitri: la Francia ne realizza il 28%,
gli Stati Uniti il 17% (venti anni fa, ne producevano poco o
nulla), la Spagna il 15%, l'Italia il 10%. La crescita dei
consumi è dimostrata dalla differenza tra 18,9 milioni di
ettolitri del 2002, i 21,9 milioni del 2007 e i 23,4 del 2017,
+7% nell'ultimo decennio e un trend di crescita stimato al 3%
ogni anno. Fenomeno che coinvolgerà i cosiddetti 'millennials
pink' sempre più attratti dai territori con tradizione".
Secondo Di Cintio "l'Abruzzo può rappresentare un fenomeno
nel fenomeno, a patto che il Cerasuolo Dop mantenga l'identità
con la quale è stato finora conosciuto e apprezzato, in termini
di tonalità di colore, profumi e gusto. Oppure si deve avere il
coraggio di fare una scelta radicale per cambiarne le
caratteristiche, seguendo la tendenza del mercato che oggi
richiederebbe vini dal colore più tenue e un gusto più morbido,
come ha fatto il Chiaretto di Bardolino. Da qualche tempo sullo
scaffale troviamo una certa confusione, con l'etichetta
Cerasuolo d'Abruzzo Dop ci sono vini dai colori più diversi. C'è
una terza via: produrre Cerasuolo Dop con i caratteri che gli
sono propri e vini con etichetta IGT con uno stile che strizzi
l'occhio alla moda. Insomma, si conservi un'identità o se ne
costruisca un'altra, purché si dica al consumatore qual è il
Cerasuolo d'Abruzzo. Solo così si può creare valore per il
territorio".
Anni di lavoro e passione hanno condotto Di Cintio, autore e
curatore di pubblicazioni sul vino, a lanciare il sito
'vinirosa.it' che sarà online dal prossimo aprile. "La mia
storia d'amore con i vini rosa parte da lontano, circa
trent'anni fa, grazie a mio padre che ha sempre creduto nel
Cerasuolo - racconta - Con vinirosa.it vogliamo contribuire a
valorizzare la tipologia e farci portatori di una vera e propria
cultura dei vini rosa italiani e del mondo. Chiarendo, tra
l'altro, che non nascono dall'unione di vini bianchi e vini
rossi, ma con un'attenta vinificazione di sole uve rosse; oppure
che un vino rosa, fermo o bollicine, consente ampia versatilità
di utilizzo, dall'aperitivo per le versioni più leggere a vino
da tutto pasto per quelle più strutturate, da abbinare con
pizza, pesce o carni bianche". (ANSA).
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Cerasuolo d'Abruzzo, fra premi, territorio e identità
Di Cintio,regione fra aree riferimento Italia.Arriva vinirosa.it