BRUXELLES - "La Commissione europea pensa di finanziare il pacchetto di misure anticrisi per i nostri agricoltori fortemente penalizzati dal coronavirus mettendo sul piatto un aiuto di 76 milioni di euro da dividere per 10,5 milioni di agricoltori europei: sono 7 euro a ciascuno. È questo tutto quello che l'Ue è in grado di fare per un settore che mai come in questo momento si sta dimostrando strategico?". È senza mezzi termini che Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura dell'Europarlamento, si è rivolto oggi al commissario all'Agricoltura, Januzs Wojciechowski, nell'ambito di un confronto diretto con gli eurodeputati della commissione Agricoltura.
"Il commissario - precisa De Castro - si è sottratto alle richieste di aiuto che arrivano da tutto il mondo agricolo. Certo sappiamo che il bilancio della Pac è agli sgoccioli, mentre ci sono a disposizione i 478 milioni di euro della riserva di crisi. Ma Wojciechowski, pur dicendosi oggi a favore della sua attivazione, non si assume la responsabilità che gli compete e lancia la palla nel campo degli Stati membri. Quanto alle criticità emerse dal pacchetto di misure anticrisi - ha detto De Castro - tengo a citare l'esclusione di filiere in seria difficoltà come le carni di vitello, suine, i prosciutti. Ma anche la mancanza di liquidità per comparti come il florovivaismo. Manca poi la flessibilità nell'uso dei fondi dei programmi operativi ortofrutta. Senza contare l'assenza sia di fondi europei per il vino, sia di misure come la vendemmia verde parziale e la possibilita' di miscelare vini di annate differenti. Quanto alla facoltà di elargire risorse nazionali, si aumentano i rischi di distorsione di concorrenza". Per De Castro, "gli agricoltori europei meritano più coraggio da chi amministra la Pac, e non una elemosina di 7 euro".
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