07. AgriUE

Origine e nutrizione, Ue studia nuova etichetta alimenti

In bozze 'farm to fork' obbligo sistemi tipo nutriscore. Kyriakides, più informazioni su valori nutrizionali

Origine e nutrizione, Ue studia nuova etichetta alimenti

Redazione Ansa

BRUXELLES - Etichette con indicazione di origine obbligatoria per carni e latte usati come ingrediente, e sistemi di informazione nutrizionale - tipo nutriscore, batteria e semafori - che vanno armonizzati e resi anch'essi obbligatori a livello Ue, guerra a zuccheri, grassi saturi e sale, informazioni ai consumatori con strumenti digitali, anche sull'impatto ambientale degli alimenti. E' la rivoluzione delle etichette alimentari allo studio della Commissione europea nell'ambito della strategia 'dal campo alla tavola' (From farm to fork). L'ANSA ha potuto prendere visione di una nuova bozza della comunicazione, attesa per il 25 marzo. Rispetto al primo documento circolato qualche settimana fa, che parlava genericamente di "armonizzazione" delle etichette nutrizionali e di indicazione di origine "per alcuni prodotti", il testo è più dettagliato ed esplicito, anche sulla necessità di target al 2030 di riduzione nell'uso di pesticidi e antibiotici negli allevamenti. La discussione all'interno della Commissione, tuttavia, continua e il testo potrebbe subire modifiche anche sostanziali. 

Il Nutriscore, l'etichetta nutrizionale a colori adottata in Francia e Belgio, è conforme al diritto europeo e, nella strategia dal campo alla tavola (from farm to fork) che sarà pubblicata nelle prossime settimane, "la Commissione esaminerà nuove modalità per migliorare l'informazione dei consumatori su aspetti quali il valore nutrizionale degli alimenti", scrive la commissaria alla salute Ue Stella Kyriakides in risposta a un'interrogazione dell'europarlamentare Luisa Regimenti (Lega). Nella risposta si legge anche che nel corso del 2020 la Commissione co-finanzierà con 6 milioni di euro "un'azione congiunta degli Stati membri sull'attuazione delle migliori pratiche nel settore della riformulazione degli alimenti, per quanto riguarda la riduzione dell'aggressività delle strategie di marketing di prodotti alimentari ad alto contenuto di grassi, zuccheri e sale rivolte in modo particolare ai bambini e il sostegno agli appalti pubblici per un'alimentazione sana nelle scuole". 

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