07. AgriUE

Da Parmigiano a vini italiani, mostra al Parlamento Ue

Organizzata da eurodeputato De Castro, Qualivita, Aicig, Fededoc

Da Parmigiano a vini italiani, mostra al Parlamento Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES - Dal Parmigiano Reggiano Dop, già citato nel 1300 da Giovanni Boccaccio nel Decameron al Prosecco Dop, presente nella raccolta di vini italiani a metà del 1700. Dall'arte dei muretti a secco patrimonio Unesco e da secoli testimoni della produzione di Olio Riviera Ligure Dop fino al Cioccolato di Modica, già citato nelle carte dei Grimaldi di Sicilia. Sono 25 le grandi tavole, selezionate tra le 800 Denominazioni d'origine e Indicazioni geografiche protette italiane presentate oggi al Parlamento europeo, come simbolo del legame tra cibo e cultura, beni artistici e architettonici, opere letterarie e personalità illustri. L'esposizione "Geographical Indications-Italian cultural heritage" è stata dall'eurodeputato Paolo De Castro insieme alla Fondazione Qualivita, l'Aicig, l'Associazione italiana dei consorzi delle Igp e la Federdoc la Federazione nazionale dei Consorzi per la tutela delle denominazioni dei vini italiani. Le grandi eccellenze portate ad esempio ai rappresentanti delle istituzioni europee rientrano nell'ambito dell'iniziativa Treccani Gusto, un progetto di ricerca realizzato nel 2018 in collaborazione con l'Istituto dell'Enciclopedia Treccani per testimoniare come prodotti a denominazione d'origine siano da secoli elemento centrale nell'identità nazionale italiana.

De Castro, ha inaugurato la mostra sottolineando che "la Fondazione Qualivita è stata determinante nell'accompagnare lo sviluppo di uno standard unico al mondo". Per l'eurodeputato Pd inoltre, "oggi possiamo apprezzare in tutta la sua lungimiranza l'iniziativa dell'Europa di avviare 30 anni fa un sistema di tutela delle produzioni alimentari tipiche locali che vede l'Italia tra i protagonisti assoluti nell'Ue".

"Abbiamo voluto questa mostra - ha spiegato a sua volta il presidente di Qualivita, Cesare Mazzetti - per sottolineare quanto le IG siano un punto di ancoraggio per un patrimonio culturale e intellettuale che altrimenti rischierebbe di andare perduto". Nicola Cesare Baldrighi, presidente di Aicig, ha invece sottolineato l'importanza di "migliorare la gestione delle IG semplificando le procedure e responsabilizzando gli Stati membri". Anche Riccardo Ricci Curbastro di Federdoc ha fatto riferimento alla futura riforma della Pac augurandosi che "possa fornire strumenti alle aziende in linea con le aspettative del mercato".

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