Emilia Romagna

Contro sprechi e per programmare, l'impiego Ai anche nei campi

Convegno organizzato da Coop Alleanza 3.0 al Macfrut di Rimini

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 08 MAG - L'uso dell'intelligenza artificiale può essere utile anche in agricoltura, dato che permette, fra le altre cose, di programmare con precisione e largo anticipo e quindi evitare gli sprechi: di questo si è parlato oggi al Macfrut di Rimini, che ha ospitato il convegno 'Innovazione, intelligenza artificiale e pianificazione: l'impegno di Coop Alleanza 3.0 per sostenere il settore agricolo'.
    "Le nuove frontiere dell'intelligenza artificiale ci consentono di definire le future necessità di acquisto su orizzonti temporali fino a pochi anni fa inconcepibili" ha spiegato la vicepresidente di Coop Alleanza 3.0 Edy Gambetti, e questo serve anche per "rafforzare nuove logiche di mercato" e migliorare ogni elemento della filiera. "La valorizzazione di tutti i soggetti che operano nel settore è imprescindibile, così come - ha aggiunto - l'equa ripartizione del valore tra loro e i nostri soci e consumatori".
    "L'applicazione di tecnologie come l'intelligenza artificiale - ha assicurato Stefano Grillenzoni, Business Development Manager di Ammagamma Part of Accenture - può portare benefici concreti in campo agricolo, da una più efficiente pianificazione ortofrutticola alla riduzione consistente di scarti alimentari".
    D'altronde "il mercato si sta evolvendo molto velocemente e le tecnologie ed i processi tradizionali, operativi da decine di anni, faticano a restare al passo con i nuovi standard" ha osservato Mario Tamanti, direttore della cooperativa agricola AOP Gruppo VI.VA. E quindi "introdurre tecnologie innovative supportate da intelligenza artificiale nella fase produttiva 'di campo' consentirà di migliorare la produttività, abbattere gli sprechi e aumentare la qualità dei prodotti, con il giusto equilibrio tra l'impiego di macchine e il capitale umano, promuovendo l'innovazione e la formazione per garantire un futuro sostenibile, volto anche a tutelare il patrimonio intergenerazionale".
    Già ora, ha sottolineato, Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria Retail e Servizi di Nomisma che ha fatto l'analisi di impatto della cooperativa, l'agroalimentare convoglia ben un quarto del valore aggiunto creato da Coop Alleanza "in termini diretti, indiretti e indotti" ovvero "un valore superiore a 1 miliardo di euro, che si concentra per il 40% nella regione Emilia-Romagna". (ANSA).
   

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