Emilia Romagna

Polizia postale e Inalca insieme contro i crimini informatici

Firmata a Bologna intesa per scambio informazioni e interventi

Redazione Ansa

Un protocollo tra la polizia postale e delle comunicazioni con la società modenese Inalca spa, leader in Italia ed uno dei maggiori player europei nel settore delle carni bovine, per il contrasto ai crimini informatici. Un nuovo strumento per prevenire e reprimere i reati digitali, tramite la condivisione delle procedure di intervento, lo scambio di informazioni utili e la programmazione di incontri formativi.

L'intesa è stato firmata in Questura a Bologna dal dirigente superiore della polizia Ivano Gabrielli e da Paolo Boni, rispettivamente direttore del servizio polizia postale e delle comunicazioni e ad di Inalca, alla presenza del questore bolognese, Antonio Sbordone, e della questora di Modena, Donatella Dosi. "E' una convenzione che si inquadra in una attività al servizio del territorio - ha spiegato Sbordone - e delle aziende più rappresentative. Siamo in una epoca in cui la sicurezza si deve assicurare in vari modi, questo che attiene alla tutela dagli attacchi informatici sicuramente è uno dei modi". Il business di Inalca, inoltre, abbraccia anche la Russia.

"Il fatto che Inalca abbia una proiezione sul territorio russo è uno dei fattori che deporranno ad una maggiore attenzione - ha aggiunto Gabrielli rispondendo alle domande dei giornalisti - ma non è il punto principale che ha spinto alla collaborazione con Inalca. Quello che è importante è la strategicità di una struttura che muove il Pil, è custode di migliaia di posti di lavoro e insiste su un sistema alimentare che ha delle peculiarità di sicurezza". Il direttore Gabrielli ha poi sottolineato come lo scorso anno sono stati 12mila gli eventi riconducibili a reati informatici trattati a livello nazionale (almeno quelli rilevati), come accessi abusivi a sistemi informatici, attacchi informatici e intercettazioni illegali. "Questo progetto ha lo scopo di elevare sia la professionalità del nostro personale, sia di mettere a disposizione il nostro know how per rendere più sicure le attività industriali e quelle pubbliche dagli attacchi della criminalità internazionale, che purtroppo vengono riscontrati con molta frequenza", ha detto infine l'ad di Inalca, Paolo Boni.

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