Emilia Romagna

'Città progressista', cartello su catasta di alberi abbattuti

Lo slogan provocatorio nel parco di Bologna

Redazione Ansa

"La città più progressista d'Europa". È il cartello, quasi funebre, che campeggia su una catasta di rami di uno degli alberi abbattuti oggi al parco don Bosco di Bologna, prima periferia a due passi dalla sede della Regione, teatro del teso sgombero del presidio a difesa dell'area verde soggetta a un progetto di riqualificazione che prevede appunto l'eliminazione degli attuali alberi.
    Uno slogan, quello sul cartello, che sulla catasta di rami richiama in modo sarcastico il claim dell'amministrazione comunale. Tanti i cori contro il Comune e in particolare contro il sindaco dem Matteo Lepore. Al momento la tensione nel parco è sfumata, dopo che l'intervento degli operai si è concluso e le forze dell'ordine coi blindati hanno abbandonato la zona.
    Stamattina in alcuni scontri diverse persone erano rimaste contuse, un 71enne finito in ospedale per una ferita alla mano.
    Sul volto dei residenti e dei manifestanti - comitati ma anche collettivi e ragazzi - sono rimaste rassegnazione e tristezza, mentre si cammina accanto agli alberi buttati giù.

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