Emilia Romagna

Festival internazionale dell'ocarina a Budrio dall'11 aprile

In programma dal folk al classico, al pop e al jazz

Redazione Ansa

Dopo una pausa di cinque anni e con una nuova cadenza annuale, dall'11 al 14 aprile torna il Festival internazionale dell'ocarina, la manifestazione promossa dal Comune di Budrio con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Città metropolitana e del Comune di Bologna, dedicata allo strumento in argilla simbolo del patrimonio culturale budriese.
    L'ocarina, infatti, venne inventata a Budrio nel 1853 da Giuseppe Donati, che ebbe anche l'idea di costruirne un'intera famiglia, grandi e piccole, intonate tra di loro, utilizzate dal 1863 in poi dal primo Gruppo Ocarinistico Budriese, tutt'oggi in attività e tra i protagonisti del festival. "Quella dell'ocarina è una storia tipicamente italiana, capace di mescolare cultura alta e tradizione popolare, che riscuote grandi successi all'estero, ma al tempo stesso è quasi completamente ignorata in Italia - ha spiegato Mauro Felicori, assessore alla cultura della Regione -. Il Festival ripropone il tema della nostra identità regionale confrontandosi con gli appassionati di tutto il mondo, soprattutto orientali".
    Dopo essere stata riconosciuta materia di insegnamento dal Conservatorio di Bologna, l'ocarina, strumento estremamente versatile, ha trovato applicazione in molti generi musicali, dal folk al classico, al pop e al jazz, e utilizzata da compositori come Ennio Morricone (nel film Il buono, il brutto e il cattivo), Leos Janacek e György Ligeti e persino da Fabrizio De André nell'album Non al denaro, non all'amore né al cielo. Molti di questi generi musicali si potranno ascoltare durante i quattro giorni della manifestazione che avrà un'anteprima il 10 a Bologna.
    Quattro le sezioni in cui si articola il programma: Oca-Live, con concerti classici e jazz e maratone musicali; Oca-Edu, con laboratori e visite guidate; Oca-Kids, con attività dedicate a bambini e famiglie; Extra-Oca, con mercatini, presentazioni di libri e molto altro. Il repertorio affrontato nei concerti spazia dalle tradizionali trascrizioni di brani nati per le bande, a quelle di brani classici (Haendel e Respighi), fino alla prima esecuzione assoluta del Concerto per ocarina e orchestra d'archi di Daniel Hellbach, 66enne compositore svizzero.

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