Emilia Romagna

Caso Willy Branchi, quattro cassette postali per segnalazioni

L'iniziativa della famiglia: "Meritiamo di sapere"

Redazione Ansa

Ultima chiamata per l'indagine sull'omicidio di Vilfrido 'Willy' Branchi, il 18enne trucidato a Goro (Ferrara) il 29 settembre del 1988, rimasto ancora senza colpevoli in questi oltre 35 anni. Su iniziativa del fratello di Willy, Luca Branchi, sono state posizionate quattro cassette postali a Goro, Oca Marina (Taglio di Po), Lido di Volano e Lido delle Nazioni, dove, in completo anonimato, si potranno consegnare informazioni utili alla famiglia per aiutare gli inquirenti a risolvere il caso.
    L'idea prende spunto dalla nota dei carabinieri del novembre del 2023, nella quale si parlava di una lettera anonima consegnata a Luca Branchi già nel 2015 che indicava un possibile autore dell'omicidio, fornendo alcuni elementi che hanno trovato riscontro nel corso delle indagini, riaperte nel 2014 dal pm Giuseppe Tittaferrante poi riprese dal collega Andrea Maggioni, e da allora di fatto mai interrotte. Ma manca ancora "un tassello", come scrissero gli stessi carabinieri, che la famiglia spera di trovare e consegnare.
    "Io e la mia famiglia meritiamo di sapere cosa è successo a mio fratello, anche la comunità di Goro starebbe meglio. Spero che quella persona che mi inviò la lettera si faccia avanti e che chiunque ha informazioni utili ci faccia capire bene cosa è successo. È un appello che faccio a Goro, qui si può dire la verità". "Chiediamo aiuto alla comunità - dice l'avvocato Simone Bianchi, che da anni assiste la famiglia - chi ha informazioni, mantenendo l'anonimato, può contribuire a mettere fine a questa drammatica vicenda, al dolore che Luca si porta dietro, e a rompere il muro di omertà contro il quale ci siamo spesso imbattuti".
    "Le cassette sono posizionate in punti strategici - spiega Davide Tuzzi, investigatore privato di Ferrara il cui lavoro ha contribuito alla riapertura delle indagini -. Sono punti nei quali, da fonti confidenziali, sappiamo che ci potrebbero essere persone disponibili a dare informazioni". (ANSA).
   

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