Emilia Romagna

Carceri: avvocati Bologna, 'amnistia e indulto non sono eresie'

'Sovraffollamento soverchiante, una vita indegna della civiltà'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 22 MAR - Il giorno dopo la morte di una detenuta in carcere a Bologna, probabilmente un suicidio, il Consiglio dell'ordine avvocati, che di recente è stato in visita all'istituto, scrive una lettera-appello alle istituzioni.
    "Abbiamo potuto constatare con i nostri occhi - scrive il presidente Flavio Peccenini in una nota - le condizioni non dignitose in cui si trovano a vivere oltre 850 detenuti, su una capienza regolamentare di 500 posti, condizioni che spesso coinvolgono soggetti affetti da patologie psichiatriche e tossicodipendenti. Centinaia di esseri umani senza alcun appoggio esterno, senza speranza di una vita migliore né dentro né fuori dal carcere". Si parla di una situazione "drammatica" con detenuti e personale della polizia penitenziaria che "vivono in condizioni che non sono degne di un paese civile, dove il principio di rieducazione della pena, voluto dai nostri costituenti quale fine ultimo della stesa, è niente più che un miraggio".
    Gli avvocati si rivolgono al sindaco "perché sappia che nella nostra città c'è un luogo dove le vite valgono molto meno di altri luoghi della stessa città, dove queste vite si spengono, nel silenzio dei più, semplicemente per mancanza di speranza".
    Si chiede anche "che la magistratura vada in carcere, veda quello che abbiamo visto noi, parli coi detenuti che hanno parlato con noi".
    E poi l'appello è alla politica: "Non c'è più tempo. La strage nelle nostre carceri è inarrestabile e orrenda, il sovraffollamento è soverchiante, gli organici inadeguati. Presto raggiungeremo i numeri di detenuti che portò nel 2013 la Corte Edu ad infliggere al nostro Paese una umiliante condanna per trattamenti inumani e degradanti". E allora, "di fronte all'incapacità dello Stato di assicurare luoghi e dotazioni adeguate al rispetto dei principi costituzionali e alla dignità dei detenuti e del personale" parole come "amnistia e indulto" non possono "più essere considerate eretiche". (ANSA).
   

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