Emilia Romagna

A Bologna una targa per ricordare Graziella Fava

Morì dopo un attacco terroristico alla sede del sindacato Aser

Redazione Ansa

Al civico 6 di via San Giorgio, in centro a Bologna, questa mattina è stata scoperta una targa dedicata alla memoria di Graziella Fava. Il 13 marzo 1979, a 49 anni, morì dopo un attentato terroristico messo a segno dai 'Gatti Selvaggi', una sigla vicina all'estrema sinistra, nella sede del sindacato dei giornalisti, che aveva sede nell'edificio.
    La donna, che lavorava come collaboratrice domestica in un appartamento, dopo che venne appiccato un incendio riuscì a salvare l'anziana che accudiva a scapito della sua vita. Alla presenza del figlio Emilio, che in via San Giorgio ha incontrato anche una testimone di quel giorno, una anziana residente nello stabile, e della nipote Graziella si è svolta una cerimonia durante la quale è stata svelata la targa, posizionata in quel punto per volontà dell'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna e dell'Aser, con la collaborazione di Comune e Regione Emilia-Romagna.
    "È una giornata importante - ha commentato il presidente dell'Ordine, Silvestro Ramunno - è un cerchio che si chiude, anche se non ancora del tutto perché, su quanto è accaduto, manca l'elemento fondamentale: la verità. Capire chi sono davvero i colpevoli. Oggi consegniamo il ricordo di Graziella Fava, vittima del terrorismo, alla città di Bologna che ha sempre lavorato tanto sulla memoria. E' bene che chiunque passi da questa strada, ricordi la persona e quello che è successo".
    "L'attentato contro l'Associazione stampa dell'Emilia-Romagna è stato un attentato contro un simbolo di libertà di stampa e democrazia - ha aggiunto il presidente dell'Aser, Paolo Maria Amadasi - la città non deve dimenticare, speriamo sia fatta giustizia". (ANSA).
   

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