Emilia Romagna

Ciclismo: i 70 anni del Mondiale di Coppi rivivono in un libro

Malagò: 'mito eterno, sport italiano gli sarà per sempre grato'

Redazione Ansa

La vera storia di Fausto Coppi, non solo come grande campione del ciclismo ma anche come persona di grande coraggio e capacità. Sono questi i tratti del Campionissimo che emergono dal libro 'Il mondiale ha settant'anni', a cura di Claudio Pesci e Roberto Fiorini e con la prefazione del presidente del Coni Giovanni Malagò, in occasione del settantesimo anniversario della vittoria di Fausto Coppi al Campionato del Mondo di ciclismo a Lugano il 30 agosto 1953.
    "Un mito é eterno. Più forte della transitorietà e dell'oblio inesorabile, sa fermare il tempo, cristallizando i sentimenti. É leggenda. Come Fausto Coppi", scrive il presidente Malagò nel testo che accompagna la pubblicazione. Lo sport italiano, che ha esaltato con le sue gesta, gli sarà per sempre grato - conclude Malagò -. E rinnoverà l'impegno per onorarne la memoria, con la certezza che il marchio di fabbrica indelebile che ha impresso sul ciclismo e sull'intero movimento rimanga un orgoglio da ostentare per costruire un futuro che sappia rinverdirne i fasti".
    Il libro, presentato in Comune a Bologna, è stato realizzato per promuovere le iniziative della Casa dei Risvegli Luca De Nigris. Alla presentazione hanno preso parte Roberta Li Calzi, assessora allo Sport, Claudio Pesci, curatore del libro e presidente onorario associazione Fausto e Serse Coppi a Castellania, Fulvio De Nigris, direttore del Centro studi per la Ricerca sul Coma - 'Gli amici di Luca' e Franco Magli, coordinatore sezione ciclismo Uisp Bologna.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it