Emilia Romagna

Esplosioni all'inceneritore di Riccione: tre feriti per le ustioni, uno grave

Dai primi rilievi nessun problema per la qualità dell'aria

Redazione Ansa

È di tre feriti, di cui uno più grave il bilancio dell'esplosione all'inceneritore di Raibano, nei pressi di Riccione (Rimini). 

Pare esclusa, dalle prime indagini, la matrice dolosa del rogo. La causa potrebbe essere da ricercarsi in un rifiuto conferito male, come una batteria da auto, una pila o dei petardi raccolti e inesplosi. Una delle ipotesi al vaglio di vigili del fuoco e inquirenti è che l'esplosione possa essere avvenuta prima che il rifiuto entrasse nell'inceneritore a causa dell'elevata temperatura.

E' stata anche allertata la Digos, che al momento, tuttavia, non ha raccolto indicazioni che possano far pensare a una matrice dolosa. I vigili del fuoco stanno ancora lavorando per spegnere le fiamme e, da quello che si apprende, ne avranno ancora per alcune ore.

I tre feriti, che lavorano all'inceneritore, sono stati trasportati all'ospedale Bufalini di Cesena, due di loro non sono particolarmente gravi, mentre l'altro ha riportato ustioni più serie. Del fatto è stata informata la procura di Rimini che nelle prossime ore aprirà un fascicolo.

 

Video Esplosione all'inceneritore di Riccione: tre feriti per ustioni, uno grave

 

L'inceneritore di Raibano di Coriano (Riccione) è attualmente stato messo in sicurezza, dice Herambiente, proprietaria dell'impianto. "Sono in corso - fa sapere la Multiutility - indagini interne per individuare la tipologia e la provenienza dei rifiuti estranei conferiti all'impianto". Dalle prime rilevazioni fatte dai tecnici di Arpae, l'agenzia regionale per l'ambiente, non sarebbero stati riscontrati problemi ambientali relativi alla qualità dell'aria.

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