Emilia Romagna

A Forlì chiuse le brecce nell'argine del Montone

Priolo: 'Abbiamo ristabilito le condizioni di sicurezza'

Redazione Ansa

Migliaia di metri cubi di terra, in parte prelevata dalle golene allagate, posizionati in circa venti giorni di lavoro per risolvere le criticità nei tre punti in cui le acque del Montone sono tracimate, nella città di Forlì. Proprio le tracimazioni a valle e monte della via Emilia, causati dalle piogge eccezionali, hanno eroso l'argine fino a farlo collassare con le conseguenti rotte.
    Oggi Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, ha svolto un sopralluogo alle opere di sistemazione delle brecce, giunte al termine nei giorni scorsi.
    Con lei, i tecnici dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
    Tra i cantieri visitati, inoltre, anche quello in corso tra Villafranca e San Martino per il ripristino della difesa spondale del Montone nel punto in cui, sempre a causa di tracimazione, le acque hanno allagato l'autostrada.
    "Qui, come su Rabbi, Ronco e gli altri fiumi romagnoli, da subito la Regione è intervenuta con la priorità di ristabilire condizioni di sicurezza del territorio attraverso la chiusura delle brecce e la sistemazione delle erosioni degli argini", ha commentato la vicepresidente - Sia dopo la prima che dopo la seconda alluvione, inoltre, in tutto il forlivese-cesenate è stata attivata anche la rimozione del legname e degli altri materiali trascinati dalla violenza delle acque: le operazioni sono tutt'ora in corso e risultano determinanti per garantire maggiore efficienza idraulica". (ANSA).
   

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