Emilia Romagna

Da Ulisse alla Rivoluzione Francese, la storia ancora a processo

Il 10 agosto a San Mauro Pascoli, il pubblico decide il verdetto

Redazione Ansa

Sarà la Rivoluzione Francese, evento che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia, l'imputata dell'edizione 2023 del processo in programma ogni 10 agosto a Villa Torlonia di San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena), organizzato da ventidue anni da Sammauroindustria nel giorno dell'omicidio di Ruggero Pascoli (10 agosto 1867), richiamando storici e intellettuali per un confronto su alcuni aspetti della storia che finiscono per toccare l'attualità.
    La serata porrà la sua attenzione su uno dei momenti centrali dell'umanità, dopo averlo fatto sei anni fa con un'altra rivoluzione, quella russa, nel processo svoltosi nel 2017. Il tema è stato svelato in anteprima in occasione della presentazione del libro Processo a Ulisse, che ha caratterizzato l'edizione dello scorso anno, edito dal Ponte Vecchio e curato da Gianfranco Miro Gori, ideatore dell'iniziativa.
    Il volumetto di 64 pagine raccoglie gli interventi di Mauro Bonazzi, professore ordinario di storia della filosofia antica e medievale a Utrecht (Paesi Bassi), che ha condotto l'accusa, e Giulio Guidorizzi, docente in passato alle università di Milano e di Torino, che ha guidato la difesa. Il processo si era svolto davanti a una grande cornice di pubblico, con oltre 700 partecipanti: il verdetto del Tribunale popolare munito di paletta aveva scelto l'assoluzione del mito di Ulisse con 375 voti contro i 226 per la condanna. Quello a Ulisse è stato un processo per certi aspetti insolito: come ricorda Gori nell'introduzione, "assai di rado sono stati affrontati i tempi antichi: la prima volta nel processo a Cesare, la seconda in quello alla Romagna delle cinque marce su Roma. S'era risaliti, in quest'ultimo caso, indietro fino al IV secolo a.C., quando i galli senoni, che popolavano queste terre, scesero verso sud e, dopo aver travolto l'esercito romano inviatogli contro, conquistarono Roma. Quest'anno ci siamo spinti ancora più indietro. Al mito. Ai poemi omerici, l'Iliade e l'Odissea, per portare sul banco degli imputati colui che possiamo definire il loro principale eroe". (ANSA).
   

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