Emilia Romagna

La comunità protagonista dell'anteprima di Ravenna Festival

Il 28 maggio a Lido Adriano, Mantiq At-Tayr di Luigi Dadina

Redazione Ansa

(ANSA) - RAVENNA, 27 MAG - Quale anteprima migliore all'edizione che Ravenna Festival dedica alla dimensione invisibile della città - il tessuto di esperienze, storie, relazioni - di un progetto in cui è protagonista la comunità? Domenica 28 maggio, alle 20 al CISIM, debutta "Mantiq At-Tayr - il Verbo degli Uccelli" (repliche fino al 2 giugno), primo spettacolo del Grande Teatro di Lido Adriano.
    Nato nella cosmopolita località della riviera attorno al CISIM, centro culturale (e molto altro) gestito e diretto dal Lato Oscuro della Costa, il Grande Teatro propone la rilettura del poema sapienziale sufi di Farid Ad Din Attar su drammaturgia dello scrittore di origine algerina Tahar Lamri e con la regia di Luigi Dadina, che del GTLA è direttore artistico accanto a Lanfranco Vicari, ovvero il rapper Moder. Musica, rap, teatro, arte visiva, sartoria, poesia uniscono quasi duecento persone di ogni età e provenienza in uno spettacolo itinerante, con musica dal vivo, che attraverserà Lido Adriano. "Mantiq At-Tayr" è una coproduzione CISIM/LODC e Ravenna Festival, in collaborazione con Ravenna Teatro/Teatro delle Albe, Librazione Soc. Coop., La Cuciria e Riti. "Stiamo costruendo un teatro popolare - scrive Luigi Dadina nel 'diario di bordo' della produzione. - Se ho appena parlato di un teatro che tende all'interiorità, a convergere, a convertirsi, cerco nello stesso istante un teatro che tenda a divergere, a divertirsi, a divertire. Ci siamo dati un'unica regola, nel nostro teatro il coro è il centro, o arriviamo tutti o non arriviamo". Coerentemente alla filosofia del poema, in cui il viaggio è più importante della meta, il GTLA è prima di tutto il processo che ha visto lavorare insieme sulla scena e dietro le quinte persone di diverse generazioni e background, ravennati di origini non italiane, rifugiati arrivati da Afghanistan, Pakistan, Nigeria, Gambia, immigrati dalle regioni del Sud, studenti, pensionati, creando rapporti inediti, valorizzandosi a vicenda, contribuendo ognuno con il proprio bagaglio di vita. (ANSA).
   

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