Emilia Romagna

Saman: il padre Shabbar si è videocollegato in aula

Dal Pakistan. "Parlo poco italiano".Un interprete tradurrà tutto

Redazione Ansa

 Indossa una camicia bianca e una mascherina ffp2 che gli copre parzialmente il volto. È apparso così Shabbar Abbas, per la prima volta in videocollegamento dal Pakistan con il tribunale di Reggio Emilia dove si sta svolgendo il processo per l'omicidio della figlia 18enne Saman per il quale è imputato assieme ad altri quattro familiari della ragazza "È stata dura, ma finalmente ce l'abbiamo fatta", ha detto il giudice Cristina Beretti che presiede la Corte d'Assise. "Lei parla italiano?", gli chiede il giudice. "Poco", risponde Shabbar. C'è un interprete urdu-italiano presente a Islamabad. 

Dopo il riconoscimento della sua identità, confermata grazie a interprete presente a Islamabad, i legali italiani di Shabbar Abbas, avvocati Enrico Della Capanna e Simone Servillo, hanno avuto un colloquio con il padre di Saman, videocollegato al processo. Il giudice ha sancito la "riunificazione della posizione di Shabbar", che era stata stralciata temporaneamente in attesa del videocollegamento. Per poi riprendere l'udienza di venerdì scorso con la testimonianza di un investigatore. Un interprete tradurrà a Shabbar, nella sua lingua madre, tutto ciò che verrà detto in aula a Reggio Emilia. Un procedimento che comporta un notevole rallentamento. "Sarà complicato, ma portiamo pazienza", ha detto il giudice Cristina Beretti.

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