Emilia Romagna

'Yōkai', a Bologna le antiche stampe dei mostri giapponesi

In esposizione a Palazzo Pallavicini dal 7 aprile al 23 luglio

Redazione Ansa

Dopo il successo alla Villa Reale di Monza, la mostra 'Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi' arriva a Bologna, a Palazzo Pallavicini, dal 7 aprile al 23 luglio. Ideata e prodotta da Vertigo Syndrome e curata da Paolo Linetti, esperto di arte giapponese e curatore di importanti collezioni private, la mostra presenta al pubblico occidentale il fantastico mondo dei mostri della tradizione nipponica, attraverso più di duecento opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe antiche, libri rari, abiti, armi, un'armatura samurai. In esposizione anche una collezione di netsuke, 77 piccole sculture in avorio un tempo usate come fermaglio.
    La mostra si apre con una sala immersiva che fa rivivere al visitatore l'esperienza della più leggendaria prova di coraggio dei samurai: il rituale delle 100 candele, che iniziava dopo l'ora del tramonto e vedeva i samurai riunirsi in una stanza illuminata dalla luce di cento candele. Ognuno di loro doveva raccontare ai compagni una storia popolata di Yōkai, i mostri giapponesi, con l'obiettivo di testare il loro coraggio spaventandoli a morte.
    Tra le opere esposte, le xilografie di Hokusai, del quale vengono proposti alcuni dei famosi quaderni manga, quando la parola aveva ancora il suo significato originario di "immagine divertente, fatta senza scopi seri", tutti raffiguranti mostri della tradizione nipponica, e "Il libro di combattenti cinesi e giapponesi", una delle sue opere illustrate più pregiate, proposta nella sua prima edizione, oggi rarissima. Saranno esposti inoltre i capolavori dei tre più importanti maestri della scuola Utagawa: Hiroshige, Kunisada e Kuniyoshi, ai quali l'editore Senzaburo Ibaya aveva commissionato "Cinquantatré stazioni parallele del Tokaido" (la via che univa Edo a Kyoto), chiedendo loro di rappresentare ciascuna di esse attraverso leggende e storie di paura. Le creature ed i mostri che popolavano queste illustrazioni, protagonisti delle locali leggende tradizionali, sono gli antenati dei Pokemon, dei robot giapponesi, dei personaggi rappresentati nelle animazioni di Miyazaki. (ANSA).
   

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