Emilia Romagna

Azienda in Cig ma dipendenti in smart working, due denunce

A Modena, sequestro di 242mila euro dopo denuncia lavoratrice

Redazione Ansa

Avrebbero impiegato 178 dipendenti in smart working nonostante in quei giorni gli stessi fossero in cassa integrazione ordinaria, a seguito dell'interruzione dell'attività lavorativa causata dalla pandemia da Covid-19.
    Sulla base di questo quadro, emerso dalle indagini partite a maggio del 2022 e come disposto dal gip, su delega della procura, la Guardia di finanza di Modena ha dato esecuzione ad sequestro preventivo pari a 242mila euro, nei confronti del presidente del consiglio di amministrazione e del dirigente delle risorse umane di una società del settore del confezionamento abbigliamento, titolare di un noto marchio, a Carpi, in provincia di Modena. Entrambi risultano indagati per indebita percezione di erogazioni pubbliche.
    A dare origine all'avvio dell'indagine è stata la denuncia di una dipendente la quale segnalava di essere stata impiegata in modalità lavoro agile, nonostante, appunto, fosse in cassa integrazione, ammortizzatore sociale attivato a causa della pandemia in corso. Secondo quanto fa sapere la procura di Modena in una nota, la società compensava la quota rimanente tra l'ammortizzatore sociale e la retribuzione ordinaria attraverso un'indennità che veniva indicata come 'indennità varie', il che, secondo gli inquirenti, confermerebbe l'impiego irregolare dei dipendenti. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it