Emilia Romagna

Le Figaro racconta Ferrara, città del cinema e della musica

Trecento francesi attesi per il concerto di Springsteen a maggio

Redazione Ansa

Il quotidiano francese Le Figaro racconterà ai propri lettori Ferrara "città del Rinascimento, del cinema, della musica e della buona cucina": il giornalista Jean Tiffon vi ha soggiornato alcuni giorni - una presenza legata a un progetto Apt di promozione del territorio - visitando alcuni dei luoghi più caratteristici (tra cui la mostra Rinascimento, nel riaperto palazzo dei Diamanti), incontrando ferraresi e degustando piatti tipici. "I punti in contatto con il pubblico francese e i fattori di comune interesse sono tantissimi", ha detto Tiffon, accolto dall'assessore Matteo Fornasini. "Il pubblico transalpino è fortemente attratto dall'arte e dal Rinascimento, e qui se ne racconta una stagione e uno spaccato forse meno conosciuti, ma non meno affascinanti. E poi il food ferrarese è di grande interesse e qualità, e questo è un tema molto caro ai francesi".
    Un altro elemento di richiamo è legato alla mobilità: "il treno e i mezzi sostenibili sono cercati e preferiti dai nostri turisti e le opportunità di arrivare qui con questa modalità, da Bologna, non mancano".
    "Le nostre porte sono aperte al turismo straniero. Ferrara città Unesco è quest'anno anche capitale della musica, con il concerto di Bruce Springsteen del 18 maggio, che accoglierà migliaia di persone dall'estero e circa 300 dalla Francia", ha commentato l'assessore. All'incontro era presente anche Stefano Muroni, attore, produttore, imprenditore creativo e presidente del progetto 'Ferrara la città del cinema', nato nel 2019, che ha ricordato come "nessuna città in Italia, in rapporto alle proporzioni territoriali, ha profuso tanto cinema come Ferrara", territorio di cinque Oscar (assegnati a Michelangelo Antonioni, tre a Carlo Rambaldi e uno a 'Il Giardino dei Finzi Contini', ispirato dal ferrarese Giorgio Bassani) e di altri grandi protagonisti della settima arte, da Florestano Vancini a Folco Quilici, da Adriana Benetti, prima diva del neorealismo italiano, a Sandro Symeoni, tra i maggiori cartellonisti del secolo, da Luchino Visconti, in città nel 1942 per girare 'Ossessione', ad Adriana Berselli, regina ferrarese dei costumi del cinema italiano. (ANSA).
   

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