Emilia Romagna

In E-R stabile la donazione di sangue intero, ma cala plasma

Donini: "Grazie ai 140 mila donatori, continuate a donare"

Redazione Ansa

"Donate sangue e donate plasma, perché sono indispensabili per salvare vite umane". E' l'appello rinnovato dell'assessore alle Politiche per la Salute dell'Emilia-Romagna Raffaele Donini, nel presentare i risultati della campagna di comunicazione per la donazione di sangue dello scorso anno. Nel 2022 hanno risposto 140.897 donatori di sangue della regione, un numero che ha permesso all'Emilia-Romagna di confermare la propria autosufficienza e al tempo stesso di inviare 4.798 unità di sangue alle regioni in difficoltà. Se per quanto riguarda il sangue intero, i dati sono stabili con 215.319 unità donate contro le 216.558 del 2021 (-0,6%), tanto che non si sono avute situazioni di carenza anche perché si è registrata una leggera diminuzione delle unità trasfuse, invece è in calo la raccolta di plasma e piastrine. Pur rimanendo superiori ai valori pre-Covid, sono state raccolte 67.913 unità in aferesi contro le 73.239 (-7,3%) del 2021.
    "È importante ricordare - sottolinea una nota della Regione - che il plasma è indispensabile per la produzione di medicinali plasma derivati come albumine e immunoglobuline, in grado di salvare la vita a numerosi pazienti. Questo calo nella raccolta porta alla conseguente diminuzione del conferimento di plasma all'industria per la produzione di farmaci, che nel 2022 sono stati 96.074 kg contro i 100.692 del 2021". Comunque l'Emilia-Romagna anche rispetto a questo rimane al di sopra della media nazionale: nell'anno 2021 l'indice di conferimento in Italia è stato pari a 14,5 kg per ogni mille abitanti, mentre la Regione ha conferito 22,6 kg per mille abitanti, tra le prime in Italia (dato regionale confermato anche nel 2022). "La donazione di sangue è un gesto prezioso, e quindi un sincero grazie ai 140mila donatori che hanno consentito alla nostra regione di non segnalare carenze di sangue per il 2022- conclude Donini - E questo è merito del lavoro congiunto dei volontari e delle volontarie di Avis e Fidas, del sistema regionale e del coordinamento dal Centro Regionale Sangue". (ANSA).
   

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