Emilia Romagna

Cultura: 63 luoghi da scoprire in E-R nelle Giornate Fai

Il 25 e 26 marzo. Tra le novità, visita alle idrovore storiche

Redazione Ansa

Sono 63 i luoghi selezionati dal Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano) dell'Emilia-Romagna che saranno protagonisti della 31ma edizione delle Giornate di Primavera, in programma il 25 e 26 marzo. Palazzi, aree archeologiche, castelli e ville, abbazie, idrovore e canali, aree naturalistiche, grotte urbane, parchi, borghi, archivi e biblioteche che verranno aperti al pubblico, alcuni per la prima volta, altri con uno sguardo inconsueto. "Queste giornate sono occasioni per avvicinare il pubblico all'infinita qualità e quantità di beni culturali, paesaggistici, luoghi speciali che anche la nostra Regione offre - commenta Carla Di Francesco, presidente Fai Emilia-Romagna - Moltissimi sono poco noti, ma anche quelli noti sono posti all'attenzione con angolature diverse".
    Ad accompagnare nelle visite, ci saranno i volontari e come tradizione anche giovanissimi apprendisti ciceroni. A Bologna, si sviluppa un percorso nella città del sapere, dall'Accademia delle Scienze, alla Biblioteca universitaria, la Palazzina della Viola e Palazzo Malvezzi. Questa edizione vede la collaborazione del Fai con l'Anbi regionale, l'Unione delle Bonifiche, grazie alla quale si apriranno le porte dell'impianto idrovoro di Saiarino ad Argenta e di quello di Bagnetto a Castello d'Argile.
    Nel ferrarese, si potrà visitare l'ex zuccherificio di Codigoro e la garzaia nel parco, un'oasi naturalistica accanto alla "cattedrale industriale", dove nidificano gli aironi. E ancora, palazzi, ville e chiese: l'ex ospedale Sant'Agostino a Modena, Palazzo Pio a Carpi, Villa Malenchini a Parma, Palazzo Ferrari Sacchini a Piacenza, la chiesa di Santa Maria del Torrione a Ravenna. Anche i parchi, come quello fluviale di Santa Sofia e il bosco secolare di Villa Magawly a Reggio Emilia. "Come ogni anno, il Fai ci porta alla scoperta, o ri-scoperta, delle bellezze di questa regione - sottolinea - l'assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori - un' organizzazione, da sempre impegnata nella protezione e valorizzazione del patrimonio culturale, che svolge attività di educazione dei cittadini alla conoscenza e al rispetto di questi beni. Un'attività preziosa, che spesso funge da stimolo per le istituzioni stesse". (ANSA).
   

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