Emilia Romagna

Protesta animalisti alla Segafredo,non reintegrate Tiberi

Ciclista uccise un gatto sparandogli. Blitz sotto sede azienda

Redazione Ansa

"Fate la cosa giusta. Tiberi...pedala!". È il testo di uno striscione esposto ieri sera a Pianoro, in provincia di Bologna, di fronte alla sede dell'azienda Segafredo, dal movimento "Centopercento animalisti". Gli attivisti fanno riferimento al ciclista Antonio Tiberi, 21 anni, che il 21 giugno scorso, a San Marino, ha sparato con una carabina ad aria compressa, uccidendolo, un gatto di passaggio che apparteneva al ministro del Turismo e delle Poste della Repubblica di San Marino, Federico Pedini Amati. Lo scorso 28 febbraio, il team del corridore, la Trek-Segafredo, lo aveva sanzionato "per un minimo di 20 giorni" togliendogli così la possibilità di partecipare al Trofeo Laigueglia, alla Tirreno-Adriatico e alla Milano-Torino.
    Attraverso il suo account Instagram il ciclista aveva deto di essere "profondamente pentito" e che avrebbe fatto "una donazione economica basata sui premi di cui beneficerò nella stagione corrente ad alcune associazioni del territorio di San Marino che si prendono cura dei gatti randagi". Gli attivisti, tuttavia, con il blitz alla Segafredo - sponsor principale del team - chiedono alla squadra di non reintegrare il giovane. Gli ambientalisti, inoltre, hanno diffuso un video su Youtube dove mostrano lo striscione e dove attaccano il ciclista sostenendo di non credere "al suo pentimento interessato". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it