Emilia Romagna

Tentò di uccidere il figlio, assolto per incapacità

Lo aggredì con una mannaia a Monteveglio

Redazione Ansa

Assoluzione per totale incapacità di intendere e di volere al momento del fatto, come stabilito da una perizia psichiatrica. Lo ha deciso il gup del tribunale di Bologna Roberta Malavasi per un uomo di 83 anni che nella notte tra il 26 e il 27 giugno 2022 aggredì nel sonno il figlio con una mannaia, a Monteveglio, sull'Appennino. Un gesto "per alleviare le sofferenze familiari" spiegò l'anziano, dicendo di essere depresso per le condizioni di salute della moglie, da poco ricoverata in ospedale.
    Il pensionato venne arrestato dai carabinieri ed è finito davanti al giudice con l'accusa di tentato omicidio, difeso dall'avvocato Matteo Murgo. Fu lo stesso 83enne a dare l'allarme al 118 per fare soccorrere il figlio 55enne, che aveva colpito per due volte alla testa e che fu portato in ospedale in gravi condizioni. Il giudice, dopo la richiesta di giudizio, ha disposto la perizia, affidata alla specialista Michela Casoria e alla fine ha pronunciato l'assoluzione. "Siamo riusciti a coinvolgere il centro di salute mentale, le associazioni, in un progetto condiviso tra tutti. Ora il mio assistito si trova in una struttura insieme alla moglie e anche il figlio è seguito.
    Sono soddisfatto di quest'esito processuale e per il lavoro fatto in sinergia con tutti gli operatori", dice l'avvocato Murgo. (ANSA).
   

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