Emilia Romagna

Dopo due anni torna la tracimazione dalla diga di Ridracoli

Nel Forlivese, aperta al pubblico per assistere allo spettacolo

Redazione Ansa

E' iniziata nel cuore della notte la tracimazione dell'acqua dal culmine della diga di Ridracoli.
    L'acqua con un salto di 104 metri precipita, tuonando, a valle nel corso del fiume Bidente, alimentando uno spettacolo che nel corso di questo fine settimana richiamerà molte persone, desiderose di assistere da vicino al fenomeno della grande cascata. Per l'occasione, infatti, la diga sarà aperta al pubblico.
    La precedente tracimazione risale al maggio 2021. Dal 2000 ogni anno è avvenuta la tracimazione, con eccezione del 2007, anno estremamente siccitoso, e nel 2022 quando l'acqua arrivò a soli 30 centimetri dallo sfioro. Solitamente le tracimazioni avvengono in primavera, al culmine delle piogge di quel periodo.

 

Dopo due anni torna la tracimazione dalla diga di Ridracoli


    In inverno si sono verificate solo nel 2002, 2005, 2010, 2019 e quest'anno. Attualmente alle spalle della immensa muraglia di cemento della diga sono stivati oltre 33 milioni di litri d'acqua. Situazione ottimale per far fronte alle prossime necessità idriche, primaverili e soprattutto estive dell'acquedotto di Romagna.

"La stagione estiva per la Riviera romagnola è in salvo dal punto di vista idrico". A dirlo all'ANSA è Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque, società che gestisce le fonti romagnole, commentando la tracimazione della diga di Ridracoli (Forlì-Cesena). In sopralluogo alla principale infrastruttura idrica del territorio, Bernabè spiega che "il fatto che il bacino sia al colmo è un'ottima notizia dal punto di vista del fabbisogno idrico della Romagna per gli usi potabili, in particolare per i comuni costieri, perché in estate aumenta la domanda d'acqua per usi turistici". A giocare un ruolo chiave sono state le recenti perturbazioni. Il numero magico per Ridracoli è 33, sono i milioni di metri cubi che contiene il lago artificiale dell'Appennino romagnolo oltre il quale avviene il suggestivo fenomeno della tracimazione che richiama ogni volta curiosi ed escursionisti, dato che il piano di calpestio della diga rientra nei sentieri Cai del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, che è patrimonio Unesco. Il raro evento "ci garantisce sicurezza in un momento in cui il Po è in grande sofferenza e che incide sulla capacità di irrigare i campi. L'Emilia-Romagna, infatti, è l'ultima regione a valle della Pianura Padana. Sulle Alpi, in Lombardia e Piemonte, ha nevicato il 50% in meno del solito. I dati sono peggiori persino del 2022", rileva il presidente. Ora "il costiero ha una situazione positiva, perché la diga è piena. Questo ci permette di non attingere ai pozzi e di farli ricaricare". Ridracoli da sola "soddisfa il 50-60% del fabbisogno idrico della Romagna". Ma "la frequenza delle siccità è sempre più ravvicinata". Le ultime crisi sono quelle del 2002, 2007, 2011, 2012, 2017, 2022 e 2023. "Queste problematiche stanno diventando strutturali", sottolinea Bernabè, che chiede "contromisure". Oltre a "sprecare meno acqua e riusarla per irrigare", è indispensabile "accumularla". Ma "l'Italia trattiene solo l'11% dell'acqua piovana".
   

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