Emilia Romagna

Serena Dandini al Teatro Duse di Bologna

Il 21 febbraio con il format 'Vieni avanti, cretina!'

Redazione Ansa

'Vieni avanti, cretina!', il format teatrale ideato e condotto da Serena Dandini, arriva al Teatro Duse di Bologna martedì 21 febbraio alle 21, nell'ambito del filone DUSEracconti - Storie di donne. Tra provocazione e comicità al femminile, Serena Dandini sarà in compagnie di tante donne, con lei infatti ci sarrno Martina Dell'Ombra, Antonella Attili, Cristina Chinaglia, Alessandra Faiella, Laura Formenti, Annagaia Marchioro, Germana Pasquero e Gioia Salvatori. "Questo format teatrale vuole finalmente celebrare la cretineria al femminile! - spiega Serena Dandini - Un'esclamazione che può sembrare audace di questi tempi, ma perfettamente in linea con la lunga strada in salita dell'emancipazione delle donne", ricordando che "anche la comicità è stata da sempre un campo di battaglia in cui gli uomini hanno mantenuto ruoli privilegiati da protagonisti, relegando il sense of humour femminile a un simpatico contorno di poco valore".
    Non a caso, più di un secolo fa, "Virginia Woolf aveva già capito che l'umorismo era stato negato alle donne affermando che: 'le donne e i bambini sono i principali rappresentanti dello spirito comico', quindi, è arrivato il momento di riprendere in mano questo scettro". "Madeleine Albright, primo segretario di stato americano, una Grande Madre che di potere se ne intende, dichiarò convinta che la vera parità sarà raggiunta solo quando una donna cretina potrà avere lo stesso incarico di responsabilità di un uomo cretino che invece è riuscito a fare comunque carriera nonostante la sua palese stupidaggine" prosegue Dandini che, con la sua ironia, si chiede "non è un'ingiustizia?". "Visto che per essere accettate noi dobbiamo sempre dimostrare qualcosa, essere super-woman, laureate eccellenti, geni... con questo format teatrale vogliamo dire basta alla sindrome di Ginger Rogers che deve fare tutto quello che fa Fred Astaire ma sui tacchi e camminando all'indietro: è arrivato il momento di rivendicare la nostra stupidera". (ANSA).
   

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