Emilia Romagna

Piadina romagnola, disciplinare Igp apre a nuove varianti

Ammessi farro, latte, miele e olio di semi di girasole

Redazione Ansa

(ANSA) - RIMINI, 03 FEB - Cambia il disciplinare degli ingredienti per la piadina romagnola Igp con un'apertura alle varianti che comprendono ulteriori materie prime oltre alle tradizionali farina, acqua, sale, strutto o olio. D'ora in poi anche quelle realizzate con farine di farro, latte vaccino, miele di fiori e olio di semi di girasole potranno ambire al riconoscimento del marchio. Ad annunciare l'evoluzione del disciplinare approvato nel 2014, il Consorzio di promozione e tutela della piadina romagnola in una conferenza stampa al cinema Fulgor di Rimini.
    L'aggiornamento del disciplinare "nasce dalla necessità di far entrare nel Consorzio altri produttori di piadina del territorio, i quali, nell'ingegneristica di produzione, hanno questi ingredienti diversi dal disciplinare. Sono comunque ingredienti storici", spiega a margine dell'evento il presidente del Consorzio Alfio Biagini, "perché bisogna presentare delle motivazioni storiche sugli ingredienti", che sono stati "accettati dal Ministero e dalla comunità europea". "Chi vuole fare la piadina romagnola" a marchio Igp, ricorda Biagini, "può farla solo in Romagna e solo con il disciplinare" che così "protegge l'economia del territorio".
    Stanziati 1,8 milioni di euro per la promozione sul mercato italiano e tedesco attraverso il progetto triennale 'Piadina romagnola & friends'. L'assessore all'Agroalimentare dell'Emilia-Romagna, Alessio Mammi, sottolinea l'importanza di tutelare i prodotti tipici. "Dobbiamo andare sui mercati internazionali, accompagnare le imprese e i consorzi. Lo abbiamo fatto nel corso del 2022 andando a New York e a San Francisco.
    Torneremo a giugno a New York al Fancy Food, che è il più grande evento fieristico americano dedicato all'agroalimentare. Perché la miglior difesa è l'attacco. Portiamoci le nostre eccellenze, l'originale". E poi, aggiunge Mammi, "bisogna lavorare insieme alle istituzioni nazionali comunitarie per contrastare a livello legale e commerciale i tentativi di imitazione.
    Ed è quello che facciamo concretamente ogni giorno sui mercati di tutto il mondo". (ANSA).
   

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