Emilia Romagna

Parte il concorso per il Parco della Giustizia di Bologna

L'ex cittadella militare Staveco, finanziamento da 277 milioni

Redazione Ansa

Dove un tempo si riparavano i carri armati, un giorno sorgerà il Parco della giustizia di Bologna. Fino al 16 marzo c'è tempo per partecipare alla prima parte del concorso internazionale per progettare la riqualificazione della grande area demaniale ex caserma Staveco, dove sarà realizzata la nuova cittadella degli uffici giudiziari. Poi le migliori cinque proposte accederanno al secondo grado e il 7 luglio sarà decretato il vincitore.
    "L'obiettivo che il Demanio si è dato - ha spiegato il sindaco Matteo Lepore - è partenza lavori tra il 2024 e il 2025, per il primo lotto, realizzazione entro il 2028. Il secondo lotto da cronoprogramma dovrebbe partire nel 2026".
    L'investimento del ministero della Giustizia è di 277 milioni, con 178 milioni per la riqualificazione, a cui bisogna aggiungere progettazione, commissioni di gara, collaudi e verifiche. "Il Demanio - ha aggiunto Lepore - ha fatto uno studio anche sulle esigenze di bonifica, faranno parte degli appalti".
    Il compendio militare è costituito da una cinquantina di edifici: il restauro riguarderà circa 35mila metri quadri, oltre 7mila saranno interessati da demolizioni, 3mila saranno le nuove costruzioni. L'ex cittadella militare è di circa nove ettari.
    "Sarà un nuovo parco che in quanto tale dovrà essere utilizzabile a piedi e in bicicletta - ha detto Lepore - sarà il verde del centro storico insieme ai Giardini Margherita e rappresenterà una cerniera tra centro e colli".
    Gli uffici giudiziari ospiteranno circa mille persone e il Comune di Bologna prevede la progressiva costituzione di un "tribunale dei diritti fragili", polo non solo giuridico ma anche di studio e tutela. Chi partecipa al concorso, presentato in conferenza stampa anche dal viceministro Francesco Paolo Sisto e dalla direttrice dell'Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme, in collegamento, dovrà tenere conto degli elementi di valore storico, degli affreschi e delle opere di street art, del panorama sotterraneo del torrente Aposa. Dovrebbe rimanere la grande ciminiera nella piazza centrale e saranno valorizzati i resti etruschi e romani sottostanti. Si prevede un aumento dei posti del parcheggio presente, 400 dai 180 attuali. (ANSA).
   

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