Emilia Romagna

Le troiane di Euripide riscritte da Motus in 'Tutto brucia'

All'Arena del Sole di Bologna il 3 e 4 febbraio

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 01 FEB - Motus, storica compagnia riminese fondata nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, torna sul palcoscenico dell'Arena del Sole di Bologna il 3 e 4 febbraio (ore 20,30 e 19) con 'Tutto brucia', uno spettacolo energico e spietato che riscrive Le troiane di Euripide attraverso le grandi voci della filosofia contemporanea, Jean-Paul Sartre, Judith Butler, Ernesto De Martino, Edoardo Viveiros de Castro, NoViolet Bulawayo, Donna Haraway. Lo spettacolo è parte di Everything Burns - trilogia Motus da Le Troiane: gli altri due episodi saranno presentati sempre a Bologna ad Ateliersi l'1 febbraio (Of the nightingale I envy the fate) e il 5 febbraio (You were nothing but wind).
    Il lamento di Ecuba, interpretata dalla performer Silvia Calderoni, accompagnata dalle musiche originali di R.Y.F - Francesca Morello e dalla danza di Stefania Tansini, si propaga tra le rovine di uno spazio vuoto e stravolto, coperto da cenere e cadaveri di mostri marini, un Mediterraneo nero che, allora come oggi, è scena di conquiste, migrazioni e diaspore. Il corpo rotto di Ecuba, la parola profetica di Cassandra, il grido spettrale di Polissena, l'invocazione ai morti di Andromaca, le violenze subite da Elena e il corpo più inerme, quello del bambino, Astianatte, danno voce ai soggetti più esposti e fragili, facendo emergere la questione della vulnerabilità radicale. "Mai come adesso - spiega la compagnia - il lutto ci appare come una questione politica. Quali vite contano? Cosa rende una vita degna di lutto?". Attraverso il dolore, le protagoniste si trasformano materialmente divenendo altro da sé: cagna, pietra o acqua che scorre. Elaborano così la violenza subita, in "una metamorfosi che apre verso altre possibili forme. E scrive il mondo che verrà. Perché la fine del mondo non è che la fine di un mondo". (ANSA).
   

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