Emilia Romagna

Maxicollezione vinili Mozart donata al Comunale di Ferrara

Da eredi ebreo ferrarese tornato dai campi di concentramento

Redazione Ansa

(ANSA) - FERRARA, 24 GEN - Franco Schönheit aveva collezionato quasi tutte le oltre seicento opere che compongono il repertorio mozartiano secondo il Catalogo Köchel. Gliene mancavano appena otto, di cui sei non erano mai state prodotte.
    Una vita, quella di Schönheit, dedicata all'amore per la musica e per Mozart, il compositore che più gli offriva la forza di vivere dopo l'esperienza nel campo di concentramento. Ora la sua collezione di dischi in vinile, che racchiude ben 618 opere di Mozart, è stata donata alla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Nato a Ferrara nel 1927, Franco Schönheit abitò con i genitori, Carlo e Gina Finzi, nel cuore dell'ex ghetto. Nel giorno dell'eccidio del Castello, il 15 novembre 1943, il padre venne imprigionato nelle carceri di Piangipane e liberato nel gennaio 1944. Al tempo Franco aveva 17 anni. Solo un mese dopo, lui e i genitori vennero arrestati e mandati a Fossoli. Lì vennero separati: Franco e il padre furono destinati al campo di Buchenwald, la madre finì a Ravensbruck. Miracolosamente, dopo la Liberazione, riuscirono tutti e tre a tornare: furono tra i cinque ebrei ferraresi tornati dai campi e forse l'unica famiglia al mondo.
    Dopo la laurea in Chimica, si trasferì a Milano per lavoro.
    Scomparso nel 2020, Schönheit ha dedicato la sua vita a trasmettere la Memoria. "Ora è come se, attraverso i suoi dischi, fosse tornato a casa", racconta il figlio Gadi che, insieme alla madre Dory Bonfiglioli, ha deciso di donare tutta la collezione mozartiana del padre alla città di Ferrara. Si tratta di centinaia di vinili - tra opere, messe, litanie e vespri, sonate da chiesa, cantate con orchestra e molto altro - recuperati nella casa a Milano e ora depositati negli archivi del Teatro. Saranno inventariati e catalogati, per poi diventare fruibili alla collettività. Moni Ovadia, direttore generale del Teatro Comunale di Ferrara, ha ringraziato la famiglia per questo "atto dall'alto senso civico e culturale. I dischi che Gadi e la madre hanno messo a disposizione della collettività sono una vera rarità; saranno trattati secondo canoni conservativi adeguati e verranno inseriti nel patrimonio della Biblioteca della Fondazione per renderli fruibili a chiunque lo desideri". (ANSA).
   

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